Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno', Gustavo Strafforello

   

Pagina (171/285)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (171/285)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   I'isa
   1U1
   Fìg. 70. — Pisa: Palazzo dell'Orologio, costruito sulle rovine della Torre della Fame (da fotografia Alinàri).
   Per tutte queste coincidenze reiterate di vittorie i Pisani eressero, in attestato di gratitudine, codesta chiesa di San Sisto, in cui soleva radunarsi il Consiglio Grande della Repubblica. Fu incominciata nel 1080 da uu allievo, dicesi, del Boschetto e rinnovala in parte nel 1768. Le ampie arcate sono basate su belle colonne antiche di granilo e di marmo, una delle quali scanalata. Nel muro presso la porta due buoni bassorilievi della primitiva scuola pisana, parte, in origine, del pulpito. All'ingresso due semplici, ma belle vasche dell'acqua santa.
   San Michele in Borgo. — Presso il ponte di Mezzo, basilica colonnare che vuoisi edificala sul luogo di un tempio pagano, e fatta riedificare nel 990 da Stefano, ricco cilladino di Pisa, da due monaci di Nonanlola, Pietro e suo nipote Buono. 11 quale portò da Roma e dall'Elba le colonne,ecc., allungò il tempio antico, costruì una nuova facciala e il campanile, si che nel 1018 la chiesa rinnovata potè essere consegnala ai Camaldolesi.
   Dei freschi assai poco rimane, per aver la chiesa servito di celliere. La facciata fu terminata
   da Fra Guglielmo Agnelli, allievo di Nicolò Pisano (1304). É una copia goticizzala del Duomo con l'interno in forma di basilica e belle colonne granitiche. Nella seconda cappella, a destra, la Madonna e il Bambino con Santa Caterina, San Giuliano e San Pietro, di Taddeo Bario!i, bel capo d'arte attribuito in Pisa a Lorenzo Monaco. Verso il coro, bei confessionali marmorei del tempo di Giovanni Pisano. Nel 1846 un terremoto atterrò la vói la ora rifatta.
   San Matteo. —All'estremità est del Lungarno, già fondato nel 1027 e riedificato in parte nel 1010 dopo un grande incendio; l'antica costruzione é ancor conservata nel lato sud della navata laterale. Annesso è un convento con un bel chiostro ad archi acuti.
   San Sepolcro. —Nel lato a sud dell'Arno è un'interessante e curiosa chiesa costruita, nel 1150, da Diotisalvi (architetto del Battistero), cappella in origine dell'Ospizio dei Templari Pisani ed imitata perciò dal Santo Sepolcro in Gerusalemme. È un ottagono con pilastri ed archi acuti che reggono una vòlta conica con in mezzo
   101 — I,k l'afri», voi. Ili, parie 2*.