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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   attribuiti a Buffalmacco, i quali furono liberati cento, dovrebbero esistere tuttora nelle pareti dì dall'intonaco, messi in cornice ed appesi come nutria chiesa affreschi di Cimabue, di Giotto e quadri. Nella crociera destra, pala d'altare del di loro discepoli, già celebrati e descritti dal Va-1397 con la Madonna in irono fra i Ss. Hanieri e sari. Per quante ricerche e saggi sì siano fatti,
   non si sono potuti ancora ritrovare.
   Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano, ossia dell'Ordine degli Stefani li, fondato il 15 marzo 1502 da Cosimo de' Medici, primo granduca di Toscana, in commemorazione delle due vittorie di Montemurlo e Marciano, ed approvalo il 2 agosto 1501, il di di papa Stefano martire, coll'ob-bligo di difendere le coste del Medi-lerraneodai Turchi edai Barbareschi.
   La chiesa è un edifizio del Rinascimento, su disegno del Vasari e la facciata fu compiuta nel 1506, su disegno di Don Giovanni de' Medici, fratello di Ferdinando I. Ài due lati dell'ampia nave di mezzo vi sono trofei tolti ai Barbareschi. I sei dipinti nella vòlta attestano la vigoria della scuola toscana ai tempi del Vasari e sono : Cosimo I fondatore dell'Ordine di Santo Stefano, del Cigoli (1005); Ritorno dalla battaglia di Lepanto, del LÌ gozzi (1004); Imbarco di Maria de' Medici a Livorno per andar sposa di Enrico IV di Francia, di Cristofaro Allori ; Conquista di quattro navi turche, di Jacopo da E Dipoi i ; Conquista di iVieo/Jo/j (Prevesa), di Ligozzi e Conquista di Bona sulla costa d'Africa, di Jacopo da Empoli.
   Ricchissimo è l'aitar maggiore di porfidi e altre pietre dure, con bronzi e statue : commissione del devoto Cosimo III, disegno di Silvani eseguilo dal Foggi ni.
   ÀI secondo aliare della navata laterale sinistra é la Madonnain ginocchio davanti ilsuodivin neonato, di Alessandro Allori, dello il Bronzino, « con , , . . ,, „ . , tanta arte, dice il Vasari, diligenza, O'J. - Pisa : Palazzo Agoslmi (da fotogr. Alinari). dise.no> j1]yc1)zj0de e vaghezza di
   colorito, che non può farsi di più ». Torpe, nella maniera di Taddeo Barloli senese, I Sonvi inoltre quattro tele a chiaroscuro con fatti
   di Turino Vanni, di Rigeli, assai lodato dallo della vita di Santo Stefano, della scuola del Va-
   Schnaase. sari. Alle pareli vedonsi bandiere e altri trofei
   A destra dell'ingresso, epitaffio latino manie- dell'Ordine, rato sopra Burgundius (G. Borgundione, morto San Sisto. — Il 6 agosto, fesla di San Sisto,
   nel 1194), giurista e traduttore delle Pandette fu un giorno fortunato negli annali dì Pisa, i
   recate dai Pisani dn Amalfi. Il sarcofago clic stava quali registrano le seguenti vittorie: nel 1000
   in addietro sotto l'epitailio e ora fuori della chiesa, contro i Saraceni in Calabria ; ne! 1003 di bel
   presso una delle porte laterali. Nel cenlro del nuovo contro di essi a Palermo; nel 1070 contro
   convento, annesso alla chiesa, piccolo e pittoresco i Genovesi; nel 1089 sui Mori in Àfrica; nel
   ottagono con letto acuminato, probabilmente bai- 1114 partenza della spedizione fortunata alle
   tistero dell'antica cattedrale. isole Balearie, finalmente, nel 1119, vittoria sui
   Nas-cosli da un intonaco della fine del Cinque- Genovesi a Porto Venere.