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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
I'isa
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Pisa: Chiesa di San Paolo a liipa d'Arno (da fotografia Alinari).
al Bambino, delta la Madonna del Fiore o della Uosa, lavoro squisito attribuito a Nino da Pisa, il quale pare fosse dipinto e coi capelli dorati. All'estraniti opposta della chiesa, altro gruppo della Vergine col Putlo, di Nino di Andrea da Pisa con la doratura dei capelli e di parte del panneggiamento ben conservata. Le statue di San Giovanni e San Pietro sono probabilmente dello stesso Nino e la faccia di San Pietro vuoisi sia il ritratto di Andrea Pisano, padre-dello scultore.
San \icola (fig. 67). — Fondata verso il 1000 da Ugo, marchese di Toscana, una delle sette abbazie Benedettine da luì dotate, fu reiteratamente alterala e ricostruita. Il campanile, innalzato da Nicolò Pisano, è bello e curioso, alquanto inclinalo a nord. L'esterno è un ottagono a quadrelli, con loggia aperta coperta da una piramide. L'interno ha una scala a chiocciola sorretta da archi e da colonne marmoree. Al dir del Vasari servì di modello al Belvedere in Valicano del Bramante, Ricchi di marmi gli altari, segnata-
mente quello della cappella della Madonna. La chiesa è annessa da un arco al pulazzo ex-ducale ed era la cappella della corte granducale durante la sua dimora iu Pisa.
San Paolo a Hipa d'Arno (fig. 68). — Presso il Lungarno, fondato nell'805 da Carlo Magno e chiesa episcopale durante la costruzione del Duomo (4063-1118), detto perciò Duomo Vecchio. Noi 1073 fu dato in dono dalla contessa Beatrice alla badia di Valloinbrosa; nel secolo XV divenne una commenda del vescovo d'Ostia e nel 1565 dell'Ordine cavalleresco di Santo Stefano. La facciata si compone di cinque archi chiusi, due circolari e due acuti, sopra i quali stanno tre file di colonne sorreggenti gallerie aperte e terminanti in comignolo.
L'interno è in forma di croce latina ed ha colonne granitiche con capitelli marmorei di varie foggie. Dei freschi antichi di Ciuiabue, Rulìal-macco, Simone e Lippo Menimi, che ornavano, al dire del Vasari, le pareli, nulla più riinane tranne uno di Santi e uua Madonna col Bambino,