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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Terza — Italia Centrale
   riconoscenza all'imperatore Federico I e collocala in origine sopra una porta del Duomo, circondala dai suoi consiglieri, — Una statua A'Ercole con ai piedi lina leonessa ed un leoncino in ninno: vuoisi recata dai Pisani dalle rovine di Cartagine. — Due iscrizioni nelle pareti conte-nnnti decreti della colonia di Pisa per un pubblico compianto su Lucio e Caio figliuoli di Augusto, sono interessanti per l'istoria municipale
   Fig. 59. — Pisa (Camposanto): Le Catene dell'antico porto di Pisa.
   dell'Impero Romano. — Alcuni frammenti preziosi di scultura e marmi rari veggonsi sparsi qua e là, fra cui l'aitar maggiore del Duomo, di Uiinualdo Pisano, rimosso per cedere il luogo a quel che or vi si vede più sontuoso, e parecchi capitelli rimossi anch'essi durinile i restauri nel Duomo e nel campanile. I due leoni di bianco marmo che divorano cavalli e le quattro belle tavole di diaspro appartengono al pulpito antico. — Una bella Madonna col flambino e quattro Santi (1520), dei Della Robbia, vi fu portata dalla chiesa soppressa di San Silvestro.
   Nell'interno (I eli area vi sono due antichi pozzi, lino di travertino, l'altro di tufo.
   Dipinti a fiifsco. — I dipinti a fresco del Camposan(o di Pisa sono di fama mondiale e appari enfino a varie epoche. Furono illustrati dal suddillu Lasiiiio incisore coli'opera l'ittnre
   a fresco del Camposanto di Pisa (41 tavole, 1800-1812), dal Rosilii nella Descrizione delle pitture del Camposanto (Pisa 1820), dai signori Crowe e Cavalcasene nella Storia della pittura in Italia (Firenze 1883) e da altri scrittori italiani e stranieri.
   1. Nella parete est la prima serie dei freschi rappresenta l7tas?«iz7*on« e In Hisnrrezione, col Cristo che apparisce agli Apostoli; sono atlri-biiile dal Vasari a Buffalmacco e son rozzi dipinti della fine del secolo XIV. La Crocifissione, in istilc diverso affatto, meglio conservata, ancora anatomicamente infantile ma piena di vita inlima nell'espressione, è forse del Buffalmacco suddetto.
   2. Nella parete sud sonvi i grandi e famosi freschi del Trionfo della Morte e del Giudizio Universale (fig. GÌ), attribuiti dal Vasari all'Or-cagna e a Bernardo Daddi dal Kluger e dal Milanesi, mentre i signori Crowe e Cavalcaseli ne fanno autore Pietro Lorenzetli, senese. Altri, più recentemente, han voluto indicarne autore il Traini, pisano. Ma non sono tutte che ipotesi prive di documenti positivi.
   « Alla fine della parete a sinistra di chi entra (scrivono i precitati Crowe e Cavalcasene) un valente maestro di pittura dipinse i benefizi della vita contemplativa in confronto di quella attiva, cercando dimostrare come mentre ci lasciamo sedurre dai piaceri e dai godimenti della ricchezza, la morte sopraggi unge improvvisa a colpirci, mentre il povero eremita si rallegra del suo approssimarsi e l'aspetta senza timori. Varii episodi illustrano questo soggetto ».
   L'episodio a sinistra fu suggerito dalia leggenda dei Tre Re che, cacciando in una foresta, incappano in tre casse da morto aperte. Nella prima cassa è un cadavere vestito signorilmente; nella seconda un altro con in capo la corona ma con vesti lacere e nella terza uno scheletro da cui allontanasi lentamente un serpente all'appressarsi della brigata reale. Uno dei cavalieri, che vuoisi Andrea Uguccione della Faggiuola, aretino, si tura il naso con ribrezzo.
   Nel secondo grande compartimento a destra l'Angelo sterminatore coi capelli scarmigliati e le ali di pipistrello sta per mietere con la falce un'allegra comitiva di giovani e di donzelle. Sul davanti, in mezzo, una moltitudine di poveri, di cicchi, monchi, ecc., che invocano la Morte, librata a volo con la falce e in aspetto di vecchia scarna, acciocché li prosciolga dai loro pali-menti, come mostrano i seguenti versi che leg-gonsi in una cartella in mano ad uno di quelli infelici :
   Daccliè prosperi (ade ci ha lascimi, 0 morie medicina di ogni pena Dchl vieni a darne ornai l'uliiina cena.
   Sotto l'angelo suddetto stanno i colpiti dalla Morte: i ricchi, i polenti, i cavalieri, i sovrani, i prelati, vecchi e giovani; le anime uscite dai