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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pisa
   
   g. 58. — Pisa (Camposanto): Scultura greca rappresentante Bacco ed Arianna tirati in cocchio da Cenlaui
   (da foli grafia Alinàri).
   bacchico studialo da Nicolò Pisano. — Urna con rilievi di fanciulli che celebrano una festa a Bacco (fig. 57). — Sarcofago con rilievi di un baccanale (fig. 58) ; sopravi un busto di botta Malutesta, di Mino da Fiesole. — Sarcofago, il più bello per esecuzione e il più interessante qual monumento storico, contenente il corpo della contessa Beatrice madre della celebre contessa Matilde colla iscrizione sottostante :
   Quamvis peccatrix, sum Domna vacata Dealrix
   In tumulo mma jaceo quae Comiltssa AD. ÙLXXYI.
   Il rilievo, assai più basso alle estremità che di fronte, rappresenta Fedra ed Ippolito. Questo monumento ha una grande importanza nella storia dell'arte perchè dalle sue figure è evidente che Nicolò Pisano tolse itipi perii suo pergamo.
   — Deposito delYAlgarotli (f 1764). — Sarcofago con la Storia di Penteo sul coperchio, — Seguono parecchi sarcofaghi romani adattati a sepolcri medioevali.
   Lato Ovest. — Fregio di delfini e tridenti.
   — Largo bagno trasformato in sarcofago. — La Vergine e il Bambino, di Giovanni Pisano. — Monumento di tre conti (1313-1341) Della Ghe-rardesca. — Lapidi in memoria dei Pisani caduti .nella guerra del 1848 coll'iscrizìone: Andarono
   alla guerra da Pisa, morirono per l'Italia, coi nomi dei morti, fra i quali quello del prof. Leopoldo Pilla, l'illustre geologo ucciso a Curtatone. — Memoria al generale/to/ di Villarey, comandante la brigata Pisa, morto nella battaglia di Cusloza {1806). — Monumento alla poetessa pisana Borghini (f 1731). — Tomba dell'imperatore Enrico VII di Lussemburgo (1315), di Tino di Camaino, dipinta in origine. Enrico fu il grande protettore dei Pisani e il nemico di Firenze. Tengono gli Italiani ch'egli mori di morte naturale e i Tedeschi che un frate domenicano l'abbia avvelenato amministrandogli l'eucaristia a Buonconvento. Sopra, sono sospese le catene del porto antico di Pisa (fig. 51)) prese dai Genovesi nel 1302 e date da essi ai Fiorentini, i quali le appesero sopra la porta del balli-stero di Firenze; in segno di riconciliazione delle città italiane nell'unione della patria furono restituite, nel 1848, a Pisa qual pegno e segnacolo di un'éra novella, e le altre catene appese alla porta di Vacca in Genova furono restituite anche esse nel 18G0. — Insegna della croce pisana , colla data (1157) di Cocco primo console di Pisa ! e un bassorilievo del porto pisano. — Iscrizione italiana del 1244. — Statua di Giovanni Pisano, di Salvini. — Statua eretta dai Pisani in segno di