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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'Ii
   l'arie Terza — Italia Centrale
   Dintorni di Lucca.
   Gli ameni dintorni di Lucca sono sparsi di belle ville, fra cui le seguenti: Villa Bernardini, in Saltoccliio; villa Reale, in Marlin, alla falda meridionale del monte delle l'izzorne, castello trasformato in una bella villa(veniluta nel 1806 dagli Orsetti ad Elisa Baciocclii, che vi aggiunse quella dell'Arcivescovato in modo da farne un possesso di 5 chilometri di giro), con superbi giardini, vedute stupende, cappella greca con quadri antichi, osservatorio, ecc.; il tratto San Pancrazio fra queste due ville è tutto un'aine-tiissima collina. Seguono villa Mazzarosa a Segromigno, con nella cappella, fuori, un rilievo ie\V Entrata di Cristo in Gerusalemme, di Magisler Biduinus, cirea il 1180 e villa Mansi (con pitture del lucchese Tofanelli): tutte superbe peri verdi e per l'abbondanza delle acque. Ma tutte le supera per la magnificenza del fabbricato e per la vaghezza dei giardini la villa Torrigìani, a Camugliano.
   Presso la chiesa di Pegromigno è incastrato un bel tabernacolo di Matteo Civi-tali (MSI): ma è alla pieve di Laminari che bisogna andare per la coniinoventissiina sua Vieta (1180?) ossia per la sua figura del Redentore, vero miracolo di ispirazione e di esecuzione. Nella pieve di Monte' San Quirico è la lapide sepolcrale di tre figlie del Civitali morte di peste fra il 147G e il 1480 e il modello in creta del San Sebastiano che il Civitali fece per il Duomo di Lucca.
   Per altri titoli è interessante, a 5 miglia da Lucca, il Ponte a Moriauo sul Serchio, cioè per le industrie fra cui principale il jutifìcio Balestrieri.
   Ad un'ora e mezzo da porta San Donato, sulla strada per Viareggio, superba veduta dall'alto della marina dai monti lucchesi sino a Montramito e di la sino al golfo della Spezia. Mezz'ora più oltre il bel lago, prosciugato m parte, di Massaciuccoli e residui di antiche ancor ben conservate Tenne romane.
   CENNI STORICI
   1. Lucca nel!'antichità. -¦ Aoùm, Luca, presso la sponda sinistra dell'anse/- o Serchio, quantunque fosse compresa entro i limiti dell'Etruria, come furono stabiliti ai tempi di Augusto, è assai dubbio se fosse mai una città etrusca. Non se ne trova menzione come tale e nelle sue adiacenze non furono scoperti avanzi etruschi. Ma è probabile che gli Etruschi estendessero un tempo il loro dominio sulla regione spianata alle falde degli A pennini. dall'Arno alla Magra, lasciando i Liguri in possesso delle montagne soltanto; in quel periodo perciò Lucca era sottomessa agli Etruschi,
   In un periodo posteriore però essa cadde al fermo in potere dei Liguri e, tolta a questi dai Romani, pare fosse considerata comunemente (sino al regno d'Augusto) una città ligure. Per la qual cosa noi la troviamo compresa nella provincia assegnata a Cesare, la quale racchiudeva la Liguria e la Gallia Cisalpina (Svet., Caes., 24).
   La prima menzione di Lucca nell'istoria occorre nel 218 av. C., nel qual anno, a detta di Livio (xxi, 59), vi si ritirò il console Sempronio nella sua lotta sfavorevole con Annibale. 11 perchè essa era certamente in quel periodo m potere, dei Romani, quantunque ei parrebbe che la ricadesse in seguito in quello dei Liguri; ma è strano clie, durante le lunghe guerre dei Romani con questi ultimi, noi non troviamo menzione di Lucca, quantunque la dovesse essere un'importante città di frontiera, segnatamente nelle loro guerre contro gli Apuani.
   La successiva menzione di Lucca antica si è quella dello stabilimento d'una colonia romana nel 177 av, C. (Vell. Pat., i, 15 ; Liv., xu, 13). Intorno a ciò vi ha invero qualche difficoltà; i manoscritti e le edizioni di Livio variano fra Lucca e Luna; ina non vi è simile discrepanza ili quelli di Vellejo Patercolo e pare non v'abbia ragione di porre