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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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Parie Terza -- Italia Centrale
pretore o podestà e che risale a' tempi della Repubblica; è un buon modello del Rinascimento, di stile fra il gotico e il moderno. La costruzione da qualcuno viene attribuita al Civitali, da altri al Marti : forse la eseguirono insieme. Sotto la loggia é il monumento in bronzo a Matteo Civitali, opera del giovane lucchese Arnaldo Fazzi. Il grande artista é effigiato seduto con nelle mani Io scalpello e il martello in atto di riposarsi e di contemplare un lavoro incominciato.
Nelle adiacenze del Pretorio ergesi pure il palazzo che serviva anticamente per le adunanze dei consigli della Repubblica prima che fosse innalzato quello della Signoria.
Palazzo Mansi. — I Mansi vennero da Mainz (Magonza) e sin dal 1008 facevano parte della nobiltà lucchese. Questo palazzo possiede magnifici arazzi veri Gobelins e fra l'altro una camera con arco va riccamente decorata di intagli e stoffe (fig. 39).
La galleria di questo palazzo è unica in Italia per la collezione di quadri di scuola fiamminga, contenendo dipinti del Van-Dyck, Brcnghel, Ber-gern, Huttemburg, Terburg, Rubens, Boll, Pieter Cloes, Hundekeutter, Woenix, Vander-
welde, Yanderluemen, Jardin, Snaiders ed altri molti di sonimi autori quasi tutti firmati.
Palazzo Luccltesiui (ora Liceo Machiavelli).— Ammirasi un cortile a colonne di Matteo Civitali, del 1498.
Palazzo Maazarosa. — Maestoso edifizio, ricco di macigni ; é del secolo XYH.
Palazzo Bernardini. — Di buona e solida architettura, fu costruito nella prima metà del sec. XYI su disegno di Nicolò Civitali.
Palazzo finidiccioui (ora AeWArchivio di Stato). — È uno dei più belli di Lucca, tutto a vòlta, spazioso, ventilato, asciutto, epperciò molto adatto alfa conservazione delle carte e dei documenti. Fu architettato da Vincenzo Civitali verso la fine del secolo XVI.
Palazzo Cenami. — Edificato nel 1501 su disegno di Agostino Marti, lucchese, è in pietre con un cornicione assai bello e un'architettura di mezzo fra la grave del Quattrocento e l'elegante del secolo successivo.
Palazzo Trenta (non lungi dal Guinigi). — E memorabile perchè nel 1494 albergò Carlo Vili di Francia nella sua marcia alla conquista del Reame di Napoli.
ISTITUTI DI BENEFICENZA
Lucca possiede un Ospedale, un Ospizio di maternità, un Orfanotrofio, un Ricovero per gli invalidi, un Manicomio detto di Fregonaia, una pia Casa di beneficenza per ricovero dei poveri d'ambo i sessi e per soccorsi a domicilio, un Monte di pietà, un Asilo infantile, Società di mutuo soccorso, ecc.
ISTRUZIONE PUBBLICA
Oltre le classi elementari contansi in Lucca: una Scuola normale femminile superiore con convitto; un R. Collegio maschile salito, a buon diritto, in bella fama; il Regio ginnasio-liceo Machiavelli; Scuole tecniche pareggiate; due Seminari; il R. Istituto di San Poliziano; il R. Istituto di Belle Arti; una Regia Accademia di scienze, lettere ed arti; l'Istituto musicale Pacini; la scuola Matteo Civitali, gratuita per gli artigiani; l'Archivio dei canonici, ricco di antiche pergamene e di codici miniati; la Biblioteca _ dell'Archivio di Stato e la Biblioteca pubblica (comprendente quella dei marchesi Lucchesini), ricca di incunaboli, manoscritti, corali miniati, stampe, autografi e bibbie.
INDUSTRIA e COMMERCIO
Lucca fu delle prime città d'Italia che fabbricarono tessuti con sete estere, verso lo scorcio del secolo XI, e coltivarono il baco da seta verso la metà del secolo XII. La sericoltura e il setificio vi fecero in breve sì rapidi progressi che, sin dal 1300, i Lucchesi avevano stabilimenti mercantili nelle principali città dell'Europa e principalmente a Parigi, Montpellier, Lione e Bruges. L'industria serica toccò l'apice a Lucca nella prima metà del secolo XVI, in cui vi si contavano circa 3000 telai e in cui circa 30,000 abitanti vivevano di quest'industria. La quale andò poi scadendo e rifiorì alquanto nel secolo nostro per opera della principessa Elisa Baciocchi.
La manifattura governativa dei tabacchi dà lavoro a 2000 persone. La maggior parte degli abitanti vive però dei prodotti dell'agricoltura e non pochi vanno vendendo pel mondo le ben note figurine di gesso, mentre altri emigrano nel verno nelle maremme toscane, in Corsica e in altri luoghi.