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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
Provincia di Lucca
Al
inondava straripando in addietro, ora è ben regolato e arginato; canali frequenti ne distribuiscono in estate le acque benefiche alla ubertosa pianura lucchese.
Tributaria principale del Serchio è la Lima, che nasce nella montagna Pistojese, Comune di Cutigliano, quasi davanti al quale riceve il tributo del Sestajone; mette in moto, con le sue acque unite a quelle della Verdiana, della Volata e del Limestre, cartiere e ferriere e scaricasi nel Serchio alcuni chilometri a nord di Borgo a Mozzano, presso i celebri Bagni di Lucca.
Al Serchio tien dietro, nella provincia di Lucca, la Pescia maggiore, che nasce nello stacco del Monte Albano dalla catena del Monte Pisano, attraversa la città di Pescia, entra in un'ampia pianura e va a perdersi, insieme alla Pescia minore di Collodi e alla Nievole, nel padule di Fucecchio, le cui acque, incanalate poi per mezzo del canal Maestro e del canale dell'Usciana, mettono nell'Arno un po' prima di Pontedera.
Paludi e Bonifiche. — Il lago o padule di Bientina colle sue adiacenze (6G10 ett.) fu intieramente bonificato ed avviato al mare per mezzo di un canale emissario che passa sotto l'Arno, con grandiosa botte in muratura a due luci. — Il lago di F'ucecchio (8.4 chilom. quadr.), appartenente per una metà alla provincia di Lucca e per l'altra a quella di Firenze, fu prosciugato anch'esso. — Il lago di Massaciuccoli (con un perimetro di il chilometri, una profondità di 24 metri e 1 metro d'altezza dal livello del mare) stendesi sulla marina di Viareggio: i suoi inesauribili banchi di rena finissima di quarzo sono provvidenza per le segherie dei inarmi in tutta la regione.
Minerali e Acque salutari. — Il territorio della provincia di Lucca ha minerali di ferro nei Comuni di Stazzeina, Pietrasanta, Cainajore e Pescaglia; minerali di piombo argentifero nei Comuni di Bagni di Lucca, Pietrasanta e Stazzema; di rame nei territori di Stazzeina e Pescaglia; di mercurio nel Comune ili Seravezza; di manganese nel Comune di Camajore; lignite a Ghivizzano nel Comune di Coreglia Antelininelli. 11 territorio abbonda inoltre di marmi, che scavansi principalmente nel versante meridionale delle Alpi Apuane. Si estraggono poi eccellenti macigni nel fianco occidentale del monte delle Pizzorne e presso Cliisenti, passata la Lima. Trovansi anche diasprine nel Comune di Pescaglia e in quello di Bagno, a Gello e sul monte Fegatesi.
A Montecatini, in vai di fievole, sgorgano le rinomate, frequentatissime acque salutari clorurato-sodiche ; ai Bagni di Lucca altre acque minerali pressoché uguali e a Pescia una d'acqua minerale solfato-sodica. Di codeste acque tratteremo più oltre.
Px'odotti agrarii. — L'industria agraria, floridissima nella provincia di Lucca, potrebbe servire di tipo e modello alle altre Provincie d'Italia. Si può dividere in tre porzioni : la prima nel così detto Contado delle sei miglia; la seconda nel territorio della Marina ; la terza nei contrafforti superiori dell'Apennino e nelle Panie.
Nella prima porzione si ottiene olio squisito, vino eccellente, granaglie di varie specie, granturco, legumi, foglia di gelsi e frutta diverse; la parte più elevata dei colli, che scendono nella valle orientale di Lucca, è vestita invece di alberi di alto fusto e segnatamente dì castagni.
Nel territorio della Marina, fra i poggi e la pianura, la coltivazione non differenziasi da quella della parte precedente; ma nella pianura, sino alla spiaggia, suolsi seminare di preferenza il mais e raccogliere in gran quantità fieno e giunchi ; vi sono estese pinete lungo il litorale.
L'agricoltura della porzione apenninica e delle Panie lucchesi consiste in boschi di castagni, che dànno, dopo l'olio, il maggior prodotto del Lucchese; mentre nelle parti esposte a sud, meno elevate, coltivansi le viti e gli ulivi in un modo particolare e a mo' d'anfiteatro, nei cui spazi intermedii l'industre villico semina granaglie, legumi, ecc.
Non lieve prodotto ritrae la provincia lucchese anche dalla coltura forestale tutta cedua, con un'estensione, per lo più in montagna, di 9378 ettari. Vi s'incontrano magnifici abeti secolari; la quercia ed il pino predominano però nelle ampie selve.