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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
Pontremoli
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L'industria è rappresentata da fornaci da calce e da laterizi, fabbriche di candele di cera, di carta, di paste alimentari, di polveri idriche, ecc.; da concerie, mulini, libreria, tipografia, ecc. Il commercio consiste principalmente in bestiame da macello : vitelli, agnelli, in giumenti, lana, seta, granaglie, olio, vino, ecc. Nella campagna adiacente si tessono tele casalinghe e in alcuni luoghi della montagna si fabbrica carbone. 11 territorio, montuoso, è interessantissimo pei geologi e i naturalisti; vi si trovano grotte con preziosi avanzi preistorici.
I'ontremoli fu unita non ha molto alla rete ferroviaria del Regno per mezzo della linea Parma-Spezia col tronco Borgotaro-Guiuadi-Pontremoli, che comprende la grande galleria del Borgallo attraverso l'Apennino.
Acque minerali. — A circa 10 chilometri da Pontremoli, nel villaggio di Santa Maria a Cavezzana, sul fianco meridionale e più alpestre dell'Apennino pontremolese, scaturisce l'Acqua di Casiola, della temperatura di gradi 18 circa. Quest'acqua si usa per bagno, scaldandola, nelle affezioni reumatiche e artritiche, nelle storpiature, nelle eruzioni cutanee, nel catarro di petto, contro la renella, ecc. — Nel sobborgo meridionale di Pontremoli e nella parrocchia dell'Annunziata, a circa un miglio dalla città, sgorga un'altr'acqua minerale, chiara, inodora, di sapore leggermente salso, della temperatura di gradi 12 '/a ed analizzata dal prof. Giulj.
Il bilancio preventivo del Comune di Pontremoli pel 1889 dava i seguenti risultati :
Attivo
Entrate ordinarie...... L. 80,556
Id. straordinarie.....» 52,420
Differenza attiva dei residui ...» 7,156
Partite di giro e contabilità speciali » 27,245
Totale L. 167,377
Passivo
Spese obbligatorie ordinarie , . L. 72,645
Id. straordinarie . » 60,688
Partite di giro e contabilità speciali » 27,245
Spese facoltative.......» 6,799
lottile L. 167,377
Cenni storici. — Situata in quell'unica gola che, mediante il passo della Cisa (1041 m.) nell'Apennino settentrionale, dà l'adito più agevole per entrare nell'Emilia e in Lombardia, circondata da colline vitifere, in clima temperato e salubre, non è meraviglia se molti scrittori favoleggiarono intorno all'antichità ed all'origine di Pontremoli, volendo alcuni fosse la capitale Apua dei Liguri Apuani, immaginata da frate Attilio da Viterbo, e derivandone altri il nome da Pons Tremuhis, costruito sulla Magra dal console romano Q. Marzio Tremulo, 306 anni av. C., vale a dire circa settant'anni prima che i Romani ponessero piede in Lunigiana. H vero si è che nulla si sa di sicuro e ninna certa notizia si trova intorno l'origine e il nome di Pontremoli, ove non fu trovato alcun avanzo d'antichità che attesti il dominio dei Liguri e il successivo dei Romani.
Quantunque il credulo Villani lasciasse scritto nella sua Cronica (lib. n, cap. 3), che Totila, re dei Goti, distrusse in Toscana anche Pontremoli, tuttavia altro non abbiamo di più antico intorno ad essa che un privilegio dell'imperatore Arrigo III, del 1077, col quale concedeva ai due fratelli marchesi Ugo e Folco, figliuoli del marchese Azzo, fondatore degli Estensi, alcune castella anche nel distretto di Pontremoli. Crebbe l'importanza del luogo come chiave dell'antica YÌa Clodia, detta poi Francesca e Romeo perchè la più comoda ai pellegrini, alle milizie e ai negozi tra Roma e Francia.
Che i Pontremolesi si reggessero a Comune, ripartiti in popolo e in nobili, è attestato da un atto del 1194 e, sin dal 1110, si opposero alla discesa in Toscana dell'imperatore Arrigo IV, che recavasi a Roma a prendere la corona impellale e che pose la città a sacco. Anche a Federico I fu impedito, nel 1167, il passaggio nel Pontremolese, nel suo ritorno da Roma in Lombardia, sì ch'ei fu costretto a deviare e a fulminare da Pavia, ove giunse in capo a dieci giorni, un bando contro i Pontremolesi e tutti gli altri popoli ch'eransi ribellati.