Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno', Gustavo Strafforello
Pagina (35/285) Pagina
Pagina (35/285)
La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
Mandamenti e Comuni del Circondario di Mas^a e Carrara
25
Fig. 13. — Fivizzauo : Castello slella Verrucola.
parecchi stabilimenti industriali: segherie in marmi, ferriere, filande, fonderie in bronzo, concerie, fornaci, ecc. Fin dal 1472 furono stampate in Fivtzzano le opere di Ovidio. Biblioteca comunale, Ospedale fondato sin dal 168(1, con reddito annuo di lire 12,000. Commercio di granaglie, di olio, di pellami, di marmi, ecc.; mercati settimanali che nel secolo passato erano frequentatissimi dai Lombardi.
Fra i prodotti minerali del territorio di Fivizzauo meritano menzione le cave di gesso nei dintorni di Sassalbo, il caolino di Ajola (usato per le porcellane dal Ginori-Lisci) e i marmi del cosi detto Solco (vallone stranamente pittoresco) sul dorso settentrionale del Pizzo d'Uccello e più specialmente nel monte Sagro. A 10 chilometri dal paese è la curiosa grotta (tecchia) di Teverano.
Nel territorio di Fivizzauo si contano le due seguenti sorgenti minerali : 1. Acqua di Equi. Equi è un villaggetto sul torrente Lucido, alla base settentrionale del Pizzo d'Uccello, fra l'insenatura di due creste alte e scoscese delle Alpi Apuane ed è noto per l'ampia spelonca detta Buca d'Equi, descritta in modo un po' fantastico dal Vallisnieri nell'opera Dell'origine delle fontane. Poco lungi da Equi, a destra dell'abitato, lungo il torrente Lucido, sgorga una polla d'acqua sulfurea. Emanuele Itepetti esaminò, nel 181!), quest'acqua e trovò in essa il gas acido solfidrico libero, i carbonati di calce e dì ferro, il solfato di calce e forse qualche altra sostanza salina. Si usa per bagni nelle affezioni reumatiche e artritiche croniche, nelle storpiature, nella scrofola, nelle eruzioni cutanee e segnatamente contro la rogna. Questa sorgente abbondantissima nel settembre visibilmente fuma e tramanda nell'estate fetore di solfo, tingendo i sassi, dove scola, di color di ruggine nell'inverno, di nero
84 — La l'utria, voi. Ili, parte 2».