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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Mas^a e Carrara
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   scultori, Andrea Pisano, Jacopo della Quercia, l'Ammanati, il Bandinella lo Stagi, il Civitali, Gian Bologna, Michelangelo, i due da Montelnpo, i Ferrucci fiesohmi, il Moutorsoli, i Lombardi, Giulia!» da San Gallo, il Tribolo, il Moschiiio, il ltossi, il Danti, lo Sbodio, il Cacciui, e fra i moderili L'iiorwaldsen e Canon, recaronsi in persona ili cerca di marmi ed a far sbozzare le loro statue a Carrara. Michelangelo vi dimoiò a lungo più volte a partire dal 150.j, e nel incideva il glorioso suo nomo nella cava suddetta dei Fantiseritti e, dopo due secoli e mezzo, Antonio Canova il proprio nome glorioso sotto quello di Michelangelo. 11 quale, nella sua dimora in Carraia,
   Fiy. 12. — Carrara : Sistema di trasporto dei marmi.
   ebbe assai a lagnarsi dei marmorai, come rilevasi da quel che Scriveva, nel 1515, da Roma al fratello: < A Carrara non voglio andar io perchè non posso e non posso mandar nessuno che sia al bisogno, perchè sV non son pazzi, e'son traditori e tristi >. A renderli timi contribuisce l'educazione da bambini impiegati a stimolare crudelmente le dozzine di tori aggiogati al traino di blocchi di marmo: ora però le ferrovie marmifere e le locomotive stradali vanno diminuendo l'uso degli animali.
   Cenni storici. — Carrara deriva il nome da Carrariae, vocabolo della bassa latinità, significante un luogo donde estraggonsi pietre u marmi, e vigente sempre nella lingua francese: Carrière de marbré. Fu, come già abbiamo detto, assai nota ai Romani, principalmente sotto Augusto, come attestano le suddette cave antichissime di Fanti-scritti e dì Colonnata, e, prima dei Romani, gli Etruschi ne trassero il marino per costruir le mura di Luni. Le irruzioni dei barbari seppellirono nell'oblìo Carrara, la quale però risorse quando i vescovi di Limi, per sottrarsi alle discese dei Saraceni ed alla malaria, vi trasferirono la loro sede.
   La prima menzione di Carrara occorre in un diploma di Ottone I con la data del 9G3, con cui confermò e ristabilì espressamente la Corte di Carrara nella giurisdizione de] vescovo di Luisi. Suoi primi signori furono gli Estensi, come rilevasi da nn documento del 99S di Uberto II d'Este, Aduni in Drolio de Carraria. L'ebbero in seguito ' Pisani, che ripigliarono l'estrazione dei marmi, e successivamente i Genovesi (1329);