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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Mas^a e Carrara
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   quali già abbiamo trattato in generalo nell'introduzione alla provincia. Veniamo ora ai particolari, premettendo clic, lo spettacolo del lavoro delle cave è uno dei più imponenti e curiosi che si possano vedere, specialmente quando si dà fuoco alle grandi mine praticate alla francese coli'acido muriatico.
   Da Carrara tre valli salgono su per l'aspra montagna selvatica; la più orientale era sotto i Romani il centro delle cave. Poco lungi dalla città sta, fra i castagni, Bedizzano ( lìilttaanum), marmoreo villaggio popolato di minatori, e seguitando il canale di Bedizzano (le valli chiamatisi là cunatì come nelle Alpi venete) trovatisi sette cave: prime quelle di Vara e di l'ara con grossi massi di bel marmo venato in grigio, poi quelle di Belgio, di Taruùm e di Bacchiano con marmo bigio da costruzione e, finalmente, nell'imo fondo a destra la cava del Canni Grande e a sinistra quella dei Fantiscritti, anch'essa con soli marmi bianco-azzurri ila costruzione. Chiamasi dei Fantiscritti da tre piccole figure scolpite in alto rappresentanti Giove fra Ercole e Bacco (fig. 9), sotto i quali i viaggiatori scrivono 1 loro nomi, Le cave dei Fantiscritti furono visitate, nel 1442, da Ciriaco d'Ancona, il quale afferma che vi fu estratto il marmo per la porta del Pantheon. Vi furono rinvenute molte colonne e architravi sbozzati dei tempi romani.
   A est del canale di Bedizzano una gola laterale sale al villaggio di Colonnata, patria dell'illustre scultore e poeta Danese Cattaneo. In codesta gola sono quattro cave: di Fossa Cava, di Nartana, di Gioia, con marmo bigio venato, e dei Baumi, con marmo bianco. A ovest ima gola più piccola, col villaggio di Miseglia e tré cave: del Canal Fiocinino, con marmo bigio e venato; di Car-pevola, con marmo bianco statuario; e di Balbona, con marmo bianco e venato da costruzione.
   La valle mediana e principale di 'l'orano — dal villaggio di questo nome ove nacque quel Pietro Tenerani che, come leggesi nell'iscrizione in una casupola, < fece chiare al mondo le meraviglie dello scalpello italiano > — è la più rinomata e la più coltivata per l'eccellenza del suo marnili.
   Immediatamente sopra il villaggio si divide in due forre di cui l'orientale, che sale diritta alla vetta del monte Sagro, ha tredici cave. Le cave nel lato est, dette dello Zampone, del Foggio Silvestro, della Massa, di Betogli, del Folvaccio, del Kavac-cione e del Canal Bianco, dànno tutte marmo bianco; sol lo Zampone ne dà anche del bigio; Poggio Silvestro il più bianco; Folvaccio i più grossi e puri massi per statue
   Fi!.'. 9. — Carrara: l Fantiscritti, bassorilievo romano scolpito sopra la roccia in una cava di marmo.
   Fig. IO. — Carrara : Cippo romano di marmo cristallino bianco rinvenuto a Colonnata.