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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Massa e Carrara - Lucca - Pisa - Livorno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 272
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l'arte Terza — ILalia Centrale
Cmuii storici. — La memoria più antica ilei castello di Calice risale al 103:1, nel qual anno un marchese Adalberto lo assegnò, con nitri feudi elio possedeva in l.tmi-giana, al monastero di Santa Maria a Castiglione presso Borgo San Donnino.
Il feudo di Calice, in un con Madriguano, fu alienato, nel 1202, dai marchesi Estensi ai loro congiunti, i .Malaspina, i quali lo cederono, nel medesimo anno, ai vescovi di I-uni. Nel 1252 il vescovo di Litui, Guglielmo Malaspina, alienò in favore di Nicolò Fieschi ilei conti di Lavagna, fra gli altri castelli, anche questi di Calice e Veppo, che passarono poi ai Doria di Genova, ai quali furono ritolti per cagioni politiche dal Fisco imperiale, che ne insigni di bel nuovo i marchesi Malaspina di Mtdazzo, nella persona di \zzo Giacinto II, il cui figliuolo Leopoldo vendè, nel 1770, a Leopoldo I il territorio c la giurisdizione ili Calice e Veppo. l'or tal modo esso rimase unito alla Toscana sin verso il 1847, nel qual anno fu ceduto al duca di Modena ed aggregato alla provincia detta la Hiwmiftjitf Modenese.
Coli, elett. Pontremoli — Dioc. ['ontreuioli — I'2 locale, T, e Str. ferr. ad A alla,
Rocchetta di Vara (1387 ab.). - V 200 metri d'altezza dal livello del mare, sul contine carrarese-ligure, in territorio montuoso e fertile soltanto in pascoli, sì che vi si alleva bestiame in gran numero. In 1111 luogo detto Monlenero si trova minerale di rame di buona qualità, manganese e diaspro. Il villaggio, a 7 chilometri da Calice, si compone di case di aspetto poco piacente.
Cenni storici. — L'imperatore Carlo lo diede in feudo alla famiglia Malaspina.
Coli, elett. Pontremoli — Dioc. Massa — Ps locale, T. e Str. ferr. ad Aulla.
Mandamento di CARRARA (comprende il solo Colmine di Carrara). — Territorio lungo la spiaggia del Mediterraneo, feracissimo di cereali, vino e foglia di gelsi; ma la sua ricchezza principale consisto nelle cave di marmo.
Carrara (30,143 ab.). — Giace a 119 metri sul livello del mare, nella gkKivj bella valle del Carrione, alla falda meridionale del monte Sagro, a G clti-B§Pi$H louetri da Massa e poco lungi dal mare, ov'è la Marina di Carrara. È una UMHgjLt bella e comoda città, con vie ampie c regolari, grandi e magnifiche piazze, ÌSWbKW belle chiese, edifizi eleganti ornati di marino. Ninna città del mondo
n__^____y inerita più di Carrara il titolo di marmorea ; non solamente tutti i pub-
ForiìtSomca ÌW edilizi, ma anche una gran parte dei privati, antichi e moderni, sono
in naia intieramente di marmo ; tutti per lo manco hanno marmoree le scale, le porte, le soglie, le finestre e non di rado anche i pavimenti, e si capisce in tanta abbondanza e vicinanza di marmi.
Alberico III costruì, nel 1558, le sue unirà e la gran piazza del suo nome, piazza Alberico, centro della città, ornata di superbì edifizi e con in mezzo una fontana monumentale, fregiata dalla statua della duchessa Maria Beatrice Cybo d.'Etile, tanto benemerita di Carrara. Molte altre fontane d'acqua lìmpida e fresca che sono alimentate dai rivi che scendono dalle forre delle Alpi Apuane.
11 duomo di Sant'Andrea (tig. 5), edificato in istile semi-gotico nel secolo XIII (cominciato nel 1272,non ancora compiuto nel 1385), sotto la signoria di Fisa, ha qualche somiglianza nello stile con quelli di Monza e di Sttrzana, ina è più perfetto. È un monumento nazionale e il portone, i trafori degli archetti, i rosoni e i capitelli dei colonnini della facciata sono tutti di squisita fattura, nello stile di Xicolò Pisano e dei suoi migliori allievi. N'ell'interno son da vedere un antico dipinto fiorentino collocato nella navata e il postergale del battistero, sublime ornato del Rinascimento. Sulla piazza del Duomo è l'abbozzato Gigante della Fonte (probabilmente il ritratto del principe Doria) di Baccio Bandinelli
La chiesa della Madonna delle Grazie va rinomata per la sua ricchezza di marmi rari e preziosi, e quella di San Giacomo per la sua nobile architettura del liiiiasciiuento.