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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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Parie Terza — Italia Centrale
generale del Migliorati, signore di Fermo, e combattè a favore dei risani, Fiorentini, Bolognesi e fu capitano generale dei Sanesi. Imprigionò Carlo Malatesta, gli Alidosi da Imola, il Piccinino. Liberò Forlì dall'assedio e fu da alcuni sopranominato Angelo dal Fuoco. Anche Antonio, suo tìglio, fu prode guerriero. — Nelle magistrature si distinsero: Ciò. Batt. Gangelli. podestà di Osìmo nel 11-90, uno dei riformatori degli statuti di Pergola; Muzio di Voragine, Ugolino Montami, Lodovico Torbosi —Nella giurisprudenza si segnalarono: Aldobrandino, Torquato Gaspare, Attilio e Grifone Ruggieri- — Tra i letterati: Paolo Pergolense, insigne filosofo; Ulisse Leoni; Angelo Dome-nichelli, archiatro di Bonifacio IX; Andrea Palazzi e il conte Girolamo Oraziani, rinomato poeta, segretario di Stato di Francesco 1 duca di Modena. A lui s'attribuisce l'istituzione dell'Accademia degli Immaturi di Pergola.
HlBLlOGnAElA. — Egidio Giannini, Memorie storiche di l'erg ola e degli uomini illustri di essa. Urbino 1732. — Luca Antonio Gentili, Lettera contenente la disami/m delle memorie isteriche di l'ergala. Gubbio 1733.
Coli, elett. e Dioc. Cagli — P5, T. e Str. ferr.
San Lorenzo in Campo (2931 ab.). — Cenni storici. Fu già uno dei Presidati dello Stato pontificio ed ebbe commissariato, tribunale e giudici. Anticamente era sotto il governo della città ili Fano; ma, nel 1202, ne pretese la giurisdizione Sinigaglia ed altre pretese affacciò, nel 1340, sopra certi terreni di San Lorenzo, Lomo signore di Jesi, il quale poco prima, in un fatto d'armi, avendo battuto Dahnazzino, capitano del rettore della Marca, ne aveva rovinato i campi. Indi, nel 1318, San Lorenzo si diede a Giovanili de Riparia, rettore della Marca, sottraendosi dalla signoria di Fano. Cominciato il vicariato e presi (lato civile nel 1357 ne fu giudice e vicario generale nel 1371 il nobile Contis di l'arnia e, nel 13%, giudice e commissario Cristoforo de Serra. Bonifacio, nel 1398, investì i conti di Montevercliio del feudo di San Lorenzo in Campo e di altri luoghi, ciò che poi fu rinnovato da Sisto IV, nel 1174, con maggiore giurisdizione. Mentre il conte Francesco Sforza continuava le sue operazioni nella Marea, nel febbraio del 1150, Malatesta Novello, con la sua compagnia, s'introdusse nella rocca di San Lorenzo in Campo, che era passato nel vicariato di Sigismondo Malatesta. Occupato quindi il castello dallo Sforza, nel 1439, fu ripreso da Sigismondo. San Lorenzo in Campo con Montalloglio fu eretto in marchesato dai Rovereselii d'Urbino e conferito al cardinal Feltro Della Rovere, tiglio del duca Francesco Maria 11, il quale ottenne che Pio V, nel 1571, gli legittimasse il tiglio naturale Ippolito Della Rovere, cui fu poi conferito il marchesato, del quale andò in possesso nel 1031 la Camera Apostolica.
San Lorenzo in Campo trovasi su di Vili colle, alla, sinistra del Cesano, a 209 metri sul mare, ed ha belli e numerosi fabbricati, con mura e borgo esteso e piacevole. Per essere il luogo elevato, domina la bella e spaziosa pianura del Cesano, che scorre un chilometro distante.
Fuori del borgo era la celebre abbazia dei Benedettini, eretta nel 1289, divenuta poi commenda ed ultimi abbati commendatari furono i cardinali Barberini e Albani. Gregorio XVI ne soppresse la giurisdizione spirituale, che aggiunse alia diocesi di Pergola e ne a (li dò 1 amministrazione economica ai Cistcrciensi, eall'aniiua corrisposta di alcune migliaia di scudi. Scrive il Cimarelli, clic le colonne che sorreggono le vòlte della chiesa abbaziale provengono dai monumenti dell'antica Snasa.
11 territorio produce cereali e specialmente granturco, uva e vi si fa grande allevamento dì bestiame.
Coli, elett. e Dioc. Cagli — P1 e T. locati, Str. ferr. a Pergola.
Serra Sant Abbondio (107S ab.). - Cenni storici. 11 Reposati, nella sua Storia della secca di Gubbio, ci fa sapere che il castello fu costruito dagli Eugubini, la cui giurisdizione e il cui possesso fu confermato nel 1203 da Urbano IN e nel 1200 da Clemente IV. Dopo il 1377 si libello agli Eugubini, liei tempi di turbolenze che correvano, cagionate