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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Terza — Italia Centrale
   vicinissimo alla città ed elegantemente costruito, al quale si accede per un magnifico viale alberato.
   Il territorio di Fano, clie distendesi in vaste pianure, o in colline più o meno elevate e tutte con piacevoli prospettive, è adatto alla coltivazione delle piante da frutta ed è assai fertile di granaglie, uve, ulivi e ortaglie.
   Uomini illustri, — Molti sortirono i natali in Fano e ricorderemo soltanto i più celebri, quali Lelio Torelli e il figliuol suo Francesco, editore delle famose Pandette fiorentine; Martino del Cassero, padre dello sventurato Jacopo ricordato da Dante; Martino da Fano, valenti cultori del giure; Antonio Negusanti, giureconsulto riputato; Adriano Negusanti, dotto egli pure nello studio delle leggi; Antonio Costanzi, poeta laureato dall'imperatore Federico III; Giacomo Costanzi e Giacomo Torelli, filologi e dotti nelle lettere greche e latine; Ottavio Cleofilo e Cesare Simonetti, scrittori di poesie liriche; Alfonso Bertozzì e Girolamo Gabuccini, fisici; Carlo Gualteruzzi, Francesco e Bartolomeo Dionigi, Vincenzo Nolfi, Giovanni Mario Lanci, versati nelle lettere e nelle scienze; Giulio di Monte Vecchio, prode capitano e condottiero. Anche il pontefice Clemente Vili ebbe i natali 111 questa città, avendovi il padre suo, Silvestro Aldobrandino avuta dimora per qualche tempo come luogotenente.
   Bibliografia. — Ottavio Cleofilo, De bello Panettai, Romae 15Iti. — Jaeomo Lauro, Storia e piatila di Pano. Roma lfiTit. — Pietro Maria Amiani, Memorie istoriche della città di Fano. Fano 1751 — Massimo Fabi eri Evaristo Francolini, Brere guida statistica, storica, ecc. della città di Fano. Pe»aro MDCOCLXI1I.— Evaristo Francolini, Guida di Fano storico-artistica. Fano 1SS3. — Aurelio /.ondili, Repertorio dell'antico Archivio comunale di Fano. Fano 18SS.
   Coli, elett. e L)ioc. Fano — P2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Cartoceto (2SG1 ab.). — Cenni storie.!. Gli scrittori di storia locale attribuiscono l'origine di questa terra al Cartaginesi vinti e dispersi dai I io mani, i quali sarebbersi raccolti in gruppi ed avrebbero fondato questo ed altri castelli. E da Cartaginciises pretenderebbe il Maccl derivato il nome di Carticetum. Ma coteste ipotesi non reggono alla critica e di certo solo si sa, clic passando per Fano, nel 1351, il provenzale conte Astorgio di Duraforte, rettore pontificio di Romagna, ordinò che dai fondamenti si fabbricasse una rocca nella terra di Cartoceto, della quale terra sonvi memorie in documenti dei 134S. Nel 1370, per la ribellione d'Urbino, fu munita la rocca, ed altrettanto fu fatto nel 13M), durante le guerre d'Urbano \ I contro l'antipapa Clemente li e la regina Giovanna 1. Cartoceto, nel 13SS, ubbidì alla Chiesa per imposizione di Carlo Malatesta, che nel 1302 fece guarnire di nuovo la rocca. Federico conte d'Urbino, nel 111)2, tolse Fano e Cartoceto a Sigismondo Malatesta. Sotto Paolo 11 fu l'istaurata la rocca nel 1105 e la spesa fu ripartita fra tutti gli altri castelli. Nel 1109, adunatosi il parlamento 111 Cartoceto, ì sindaci dei castelli acclamarono il dominio e il governo dei Malatesta. Nel 1503 la rocca di Cartoceto si difese dalle genti del Borgia e ai 10 settembre Guido Ubaldo I. duca d'Urbino, per tradimento d'alcuni fuorusciti fanesi, occupò la rocca di Cartoceto facendovi prigione Riccarda, imo dei più valorosi capitani di Fano, che la difendeva con venticinque fanti e dieci cavalli. Ma i Fanesi, fatta irruzione, la ritolsero al duca e i ribelli furono impiccati.
   Nel 1510 Leone X tolse a Fano la rocca di Cartoceto e la concesse ad Antonio da Monte Varco; poterono però ricuperarla i Fanesi, i quali, nel 151-1, stabilirono di ricostruirla dalle fondamenta. Nella sede vacante del 1599, temendosi dei tumulti, fu implorata la protezione del duca d'Urbino per la difesa di Fano e le milizie ducali restarono in Cartoceto sino alla elezione di Fio IV. Nel 15G7 Cartoceto ricorse a Fano per la riedificazione della rocca; ma per mancanza di danari ciò non potò farsi. Il terremoto del 1572 terminò di danneggiare, la rocca e periroiyi anche diversi uomini.
   Il paese trovasi a sud-ovest di Fano, sui colli che si elevano alla sinistra del Meta uro e all'altezza di 235 metri sul mare. Componesi di molti edifizi racchiusi da mura e con