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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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Parie Terza — Italia Centrale
Mandamento di FANO-(comprende 6 Comuni, popol. 36,343 abitanti).
Fano (21,737 ab.). — Cenni storici. Fammi Fortunae, £vov ipoc-ro^voi!, secondo Tolomeo, & 'Isfot r7; Tuxr,? di Strabone, sorse sulle rive del Metauro, nel punto dove la via Flaminia, discendente da Forum Sempronii (Fossombrone), incontrava la costa adriatica. Nulla sappiamo circa il tempio che dette il nome alla città e non può in alcun modo stabilirsi se quel tempio preesisteva alla conquista romana di questa parte d'Italia. Nel 49 av. C. Fantini Fortunae doveva già essere luogo importante, essendo stato occupato da Cesare subito nel suo avanzarsi su Biffimi, Nell'anno 6'.) dell'era volgare fnronvi stabiliti i quartieri dei generali di Vespasiano, prima di passare l'Apennino e di marciare su Roma. Sotto Augusto vi fu dedotta una colonia, che dalle iscrizioni sappiamo aver anche avute le denominazioni di Colonia Julia Fancstris, ovvero Colonia Julia Fammi Fortunae. La città andò rinomata per l'edificazione dì una Basilica, di cui fu architetto lo stesso Vitruvio, eretta per ordine di Augusto, il quale fece anche innalzare sulla Flaminia il celebre Arco, di cui dovremo occuparci a suo luogo.
Fanum Fortunae mantennesi grande e prospera anche dopo il decadimento delle altre città di questa regione e solo dopo la fatale divisione dell'Impero romano, in orientale e occidentale, cominciò la città a soffrire per le invasioni barbariche e specialmente per opera di Yitige,che fece distruggere anche le mura innalzate per ordine di Vugusto, e ciò perchè Fano sosteneva il partito di Belisario. Debellato da Giustiniano l'audace goto, Belisario entrò in Fano e prima sua cura fu di fortificarla con nuove mura e torri.
Il libro pontificale ravennate ci fa sapere, nella vita di Sant'Agnello, che la città fu distrutta da un incendio in cui perì grande numero di persone. Nel VI secolo se ne impadronirono i Longobardi, dai quali passò sotto il dominio degli esarclri di Ravenna, ed in questo tempo vi fu istituito il tribunale superiore della Pentapoli marittima, la cui giurisdizione si estendeva da Ancona a Rimini.
VI tempo di Lodovico il l'io (SI7 ) Fano venne detta L'rbs juris, come capo annonario della Pentapoli. Nei secoli di mezzo soggiacque più volto alle vicende delle fazioni e più volte fu difesa e protetta dalla Repubblica di Venezia contro molti nemici, dopo d'essere stata signoreggiata qualche tempo da Azzone d'Fste. Nel 1140 il doge Pietro l'olani, con buon numero di galere, recò aiuto a Fano, che era stata assediata dai Pesaresi. Sotto il pontificato di Gregorio IX, nel 1232, Fano mandò deputati a Jesi per stringere alleanza con diversi popoli contro le vessazioni di Federico IL il cui tiglio Manfredi, pei qualche tempo, ne tenne la signoria. Nel 1I&9 Manfredi confermò ai Fanesi la facoltà che avevano di poter guerreggiare per 30 miglia di territorio.
Colle funeste fazioni ilei Guelfi e dei Ghibellini, nel XIII secolo, alla pace seguirono, per ben due secoli, cittadine discordie, le quali auinentaronsi dopo che, nel 1305, Clemente V stabilì la residenza pontificia in Avignone e talmente la città fu lacerata dalle guerre intestine, che la parte migliore emigrò e si raccolse in una collina presso il Altisone, formando quasi una colonia in Monte Fano. Altra colonia credesi avessero i Fanesi fondata in Tiberiade a mezzo di Ugo del Cassero, che ne divenne conte, il (piale ebbe la gloria d'essere uno dei conquistatori della Palestina nella prima Crociata.
Sotto Clemente \ I i Malatesta cominciarono a dominare Fano e il suo contado e l'ebbero dalla Chiesa in feudo e in vicariato. Nel 1113 Alfonso re eli Napoli, con più di 30,000 uomini, si accampò sotto le sue mura; ina i Veneti furono pronti tli validi soccorsi. Nicolò V confermò, ai 2'J agosto 1450, a Sigismondo Pandolfo Malatesta, il vicariato di Rimini, di Cesena e di Fano, con annuo censo, condonandogli quello sino allora non pagato.
Ma Pio II, per divergenze che aveva col Malatesta, ne volle abbattere l'orgoglio col ricuperare Fano, che fece assediare dall'esercito pontificio capitanato da Federico