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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Pesaro
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   contribuzione anche al territorio di Fano, dalla quale colletta fu però esentato il conte Raniero, perchè padre di dodici figli,
   11 paese, ricco di bei fabbricati cinti di mura e con borgo, trovasi a sud di Pesaro, sulla vetta di un colle (321 m. sul mare) bagnato dal fiume Arzilla. Sue parrocchie sono le chiese di Santa Susanna e dei Ss. Vito e Modesto. Ila pure un ospedale.
   Il territorio produce cereali, uve, ulivi e vi si trovano anche due cave di pietra da gesso che viene sottoposta a cottura in apposite fornaci.
   Coli, elett e Dioc. Pesaro — P2 e T. locali, Str. ferr. a Pesaro.
   Monteciccardo (16© ab.).— Cenni storici. Tommaso Briganti, autore d'ima Memoria su questo territorio, inserita dal Colucci nelle Antichità Picene (t. 17), scrisse che il territorio stesso fu anche detto Sicarclo dalla grande abbondanza di fichi, mentre altri, nobilitandone l'origine, congetturarono derivare il nome da Sicardo re di Sicilia, che quivi rifuggitosi fece fabbricare il castello. Meno inverosimile è che possa derivare da Sicardo duca di Benevento, ucciso per tirannia.
   Nel 1283 è nominato tra quei castelli che erano soggetti al Comune di Pesaro. Essendo il castello in vantaggiosa situazione, superiore cioè ai vicini colli e munito di torrioni e baluardi, vi si ricoverò il Piccinino con la sua gente, dopo la rotta avuta dai Malatestiani e Sforzeschi, nel 1433. In seguito, venuti i tempi pacifici, i cittadini cominciarono a fabbricare ville nei dintorni, per dilatarsi; ma tutti avevano però case entro le mura, siccome rilevasi da un estimo del 1505.
   Il castello era uno dei migliori del Pesarese ; ma sul cominciare del secolo scorso cominciò a decadere. Il Consiglio aristocratico era composto dei più probi possidenti, chiamati massai e priori, e v'erano il capitano generale, il capitano che intimava i Consigli, il sindaco ed altri ufficiali
   Il paese è in collina, a 3S4 metri sul mare e a sud-ovest di Pesaro; coinponesi di diversi e buoni edilizi circondati da mura. Vi sono i seguenti editi/i sacri: la chiesa parrocchiale di San Sebastiano, patrono del castello, nella quale conservasi una tavola del santo titolare, dipinta nel 150S da Bartolomeo Gentili, urbinate; la chiesa di Santa Maria della Misericordia, o della Neve, fondata sino dal 1339. Il territorio è fertile di cereali, uve, ulive e frutta.
   Uomini illustri. — Ardovino Garelli, protonotario apostolico, cameriere segreto di papa Clemente Vili; il teologo Antonio Bidelli servita; il P. Giulio Cesare Marinelli, che sul canto fermo pubblicò: Via. retta della voce corale; Francesco Ondedei, erudito geometra, architetto idraulico, che lungamente servi le città di Lucca e di Firenze.
   Coli, elett. e Dioc. Pesaro — P2 locale, T. e Str. ferr. a Pesaro.
   Monta l'Abbate (2150 ab.). — Cenni storici. Ben poco sappiamo dell'origine di questo castello, che però esisteva già nell'Xl secolo e nel quale l'anno 1302 fu fabbricato un ospedale presso il fiume Foglia. Forse il nome derivò dalla residenza fattavi dall'abbate di San Tommaso in Foglia. Il luogo figura già ridotto a castello in un istromento del 1238, per l'investitura data dall'abbate Giovanni ai compratori di certi beni. 1 Malatesta vi eressero una rocca, nella quale fecero talora residenza, e che, essendo rovinata nel 1521, fu ridotta ad abitazione pel capitano e pei signori di Pesaro. Fu luogo strategicamente assai importante ed acconcio per imprese militari e tale fu stimato dai celebri capitani Piccinino, Francesco Sforza, Sigismondo Malatesta. Imperocché, nel 1444, per la guerra sostenuta contro Eugenio IV e x\lfonso V d'Aragona, Francesco Sforza, dopo di aver respinto il Piccinino, occupò Monte l'Abbate, ove già erasi accampato lo stesso Piccinino ai 10 di settembre, e ti simile fece Sigismondo. Costanzo I Sforza morì in questo castello ai 19 luglio del 1483.
   Guidobaldo II, duca d'Urbino, pare che subinfeudasse Monte l'Abbate e il suo territorio al conte Gio. Giacomo Leonardi di Pesaro e suoi discendenti nel 1540.
   172 — Eia g'Rlria, voi. III.