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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
Pesaro
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Fig. 105. — Pesaro: 11 Fortino (da fotografia).
Berlingiero Gessi. Sorsero pretese da parte di Ferdinando II granduca di Toscana, come quegli che aveva sposata Claudia, e Urbano Vili allora accordò alcuni castelli acquistati dai duchi d'Urbino, con tutti i beni allodiali.
Nel seguito la città nulla offre d'importante dal lato storico, seguendo sempre le vicende dello Stato ecclesiastico e venendo governata da presidenti, tra i quali va ricordato con maggior lode il prelato Federico Fante Della Rovere, poi cardinale, al quale la città eresse una statua marmorea nella sala del pubblico palazzo.
Nel 1796 la città fu occupata dai repubblicani francesi; quindi l'anno seguente, tre giorni prima di Natale, alcuni sediziosi, favoriti dal generale Danihrowski, proclamarono la libertà e la Repubblica, indi spedirono corrieri a Milano perchè la città fosse incorporata alla Repubblica Cisalpina e al dipartimento dell'Emilia, quantunque, pel trattato di Tolentino, Pesaro fosse lasciata alla Chiesa.
Pio VII dichiarò Pesaro e Urbino delegazione apostolica, ciò che fu confermato da Leone XII e GregorioXVI vi stabilì il tribunale civile e criminale e quello di commercio. Sotto il pontificato di Pio IX la popolazione pesarese si mostrò in varie guise stanca del dominio dei papi prendendo larga parte ai rivolgimenti politici del 1848 e 1849. Quando nel 1859 si sollevarono le Romagne, a Pesaro fu fatto il concentramento delle forze militari papali, Il legato monsignor Tancredi Selli si atteggiò a resistere, ma l'I 1 settembre 18G0 le truppe nazionali, comandate dal generale Cialdini, attaccarono la piazza, fecero prigioni la milizia e il fiero monsignore, il quale fu condotto a Torino. Pochi giorni dopo la resa della piazza, la città per voto plebiscitario fu annessa al Regno di Vittorio Emanuele II di Savoia.
LA CITTÀ
Nell'estrema parte della valle del Foglia, là dove la cerchia delle colline che le fanno corona rimano interrotta, a piccolissima distanza dalla spiaggia adriatica, siede la città di Pesaro, non grande, ma bella e popolosa, ricca per industrie e per commercio.
La sua pianta è assai singolare ed è ancora circondata da alte e solide mura, guernite di frequenti bastioni con attiguo fossato a cui, un tempo, somministrava l'acqua il vicino fiume Foglia. Sull'alto delle mura sonvi ampii viali, ad uso di pubblico passeggio, con ombrosi alberi, viali ameni per la vista che godesi e che è variata a seconda che si ha nel prospetto o la vallata, o i colli, o la marina.