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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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l'arie Terza — Italia Centrale
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Fìg. 101. — l'epuro : Piazza del l'ortu (da fotografia).
cardinal Petrucci contro Leone X. Lorenzo de1 Medici, nell'assedio della rocca di Mondello, restò ferito e fu costretto di portarsi alla meglio ad Ancona per curarsi, mentre la guerra proseguiva con varia fortuna. Francesco Maria assediò Perugia, Fabriano, prese vani castelli, saccheggiò terre e si accordò con Férmo ed Ancona. Alla line dovè cedere alle proposte fattegli dal papa e tornò a Mantova. Lorenzo morì nel 1519 senza figli e Leone X riunì alla Chiesa il ducato d'Urbino, Pesaro e Siuigaglia. Francesco Maria, formata di nuovo una piccola armata, rientrò nei suoi domimi, prese Gradara e fu introdotto in Pesaro, ove fece espugnare la rocca ed a poco a poco ricuperò il resto dello Stato, compreso Urbino. Nel 1523, portatosi il duca a Roma, Adriano VI lo assolse dalle censure e lo investì di nuovo di Pesaro e degli altri Stati.
Francesco Maria mori nel 1538 egli successe il tiglio Guido Ubaldo 11 che,nel 1518, con grandissima pompa, celebrò i suoi sponsali con Vittoria Farnese, nipote di Paolo Ili, dal iiuale ottenne l'investitura anche dì Pesaro, con l'annuo censo di 219 ducati. Nel 1571-fortiiicò maggiormente Pesaro, onde gli abitanti, per gratitudine, coniarongli una medaglia colla di lui effigie e con l'epigrafe: Pisauro mieto et munito. Morì in questo stesso aiuto e fu sepolto nella chiesa del Corpus Domini.
A Guido Ubaldo 11 successe il figlio Francesco Maria lì, che, nel 1572, aveva sposato Lucrezia d'Est e, sorella del duca di Ferrara. Clemente Vili fu in Pesaro nel 1598 e venne onorevolmente accolto dal duca e dalla duchessa, presso i quali fer-mossi un intero giorno e si partì lasciando varii doni. Morta Lucrezia, nel 1598, senza prole, il duca si indusse a sposare Livia, liglia del cugino Ippolito marchese di San Lorenzo e Monteleone, nel 1599. Nel 1605 da questa unione nacque uu tiglio, cui fu imposto il nome di Federico, al quale il padre cede poi il ducato, ma premorì al padre.
Francesco Maria li, vedendosi allora senza successione maschile, intraprese importanti negoziazioni col papa Urbano Vili trattando anche dilla pacifica riversione dello Stato d'Urbino e di Pesaro alla Chiesa. Intanto il governo dello Stato venne affidato ad otto cittadini eletti dalla città e Pesaro scelse Giovanni Ondedei. Ceduti gli Stati ad Urbano Vili, nel 1G26, a nome del papa furono governati dal cardinale