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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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l'arie Terza — Italia Centrale
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Hg. loJ. — Pesaro . Piazza lilluriu Emanuele (da fotografia).
trionfalmente. Sigismondo allora stimoḷ Eugenio IV, Alfonso di Napoli e il duca di Milano a muovere guerra al conte Francesco, con essi collegandosi. Alessandro rimase peṛ padrone ili Pesaro e suo contado; anzi, nel 1147, papa Nicoḷ V, con speciale diploma, lo investi quale vicario temporale per la Santa Sede, coll'obbligo di pagare ogni anno, nel giorno di San Pietro, il censo di 750 fiorini d'oro alla Camera.
Alessandro attese a governare saggiamente i suoi popoli, abbelĺ la città cingendone ili mura i borghi. Morta Costanza, nel 1418 spoṣ Sveva, figlia di (́nid'Antonio conte di Munte feltro e di Caterina Colonna nipote di Martino V. Nel 1104 Pio li die ad Alessandro i castelli di ( Iradara e Castelnuovo. Moli Alessandro nel 1473 e fu sepolto nella chiesa di San Giovanni da lui eretta. (́li successe il t́glio Costanzo, da Sisto IV non solo confermato, 1 anno dipoi, nel vicarialo di Pesaro; ina glielo estese pei figli e nipoti maschi, legittimi e naturali, con l'annuo censo ili 750 liorini d'oro. Nel 1475 Costanzo celebṛ in Pesaro, con insolita magnificenza, il suo matrimonio con Camilla Marzana, nipote di l'ordinando d'Aragona. Costanzo fu principe munifico, coltiṿ le lettere, eresse in l'esam, a custodia del porto, con disegno del Ilrunellesco, la rocca Costanza e moŕ d'anni 30, nel 14S3, lasciando i figli naturali Giovami! e Galeazzo.
Sisto IV abiliṭ Giovanni a succedereal padre; e, nel MS'.), Giovanni spoṣ Maddalena Gonzaga dei marchesi ili Mantova, sorella della duchessa d'Urbino, e rimasto vedovo dopo un anno, pasṣ a seconde nozze con la famosa Lucrezia Horgia, figlia ili Alessandro VI. (di sponsali furono celebrati con regale magnificenza ai 12 giugno del 1403; ma dopo un anno, nati dissapori tra gli sposi, Lucrezia se ne torṇ a Íoina e, passati tre anni, il papa dichiaṛ nullo il matrimonio, per supposta causa di impotenza.
Nel 1500, Cesare, Borgia, mosso all'impresa di Romagna, tese le sue mire anche contro Pesaro, dalla cui signoria Alessandro VI aveva dichiarato decaduto Giovanni, sotto pretesto di non aver pagato il dovuto censo. Coś, nel 1501, ne fu investito Cesare, al quale la città venne consegnata dal cardinale \ era, commissario pontificio. Giovanni, non avendo forze ila opporre, si ritiṛ a V enezia. Gli abitanti prcstaiono giuramento al Borgia che prosegui subito per f́iinini.