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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
Mandamenti e Gomitili del Circondario di Ancona
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il nome della selva, non dai lauri di cui componevasi, ma dal nome di una ricca e nobildonna recanatese, proprietaria del luogo, certa Laureta o Loreta, derivasse.
Come rimanessero in Dalmazia, allorché si annunziò che la Santa Casa si era dipartita da quella costa è facile l'immaginare, ed a memoria del prodigioso avvenimento, il
Pigi, 40. — Loreto : Fontana in piazza della Madonna (da fotografia).
governatore generale della Dalmazia, Nicolò Frangipane, romano, che reggeva quella provincia a nome dell'imperatore, fece innalzare sull'area già occupata dalla Santa Casa, una cappella con l'epigrafe che tuttora esiste: Hit: est locus in quo olimfuit SS. Domus B.Virginis de Laureto qnae mine in lìecineti partihus colitur. Attratti dal prodigio trassero in folla i fedeli meravigliati. Ala dopo otto mesi, dicesi, che per nuova prodigiosa traslazione ad evitare discordia di Cristiani onde era Iddio offeso, la Casa cambiasse ancora di luogo, fissandosi ove ora trovasi, a circa un miglio dalla selva lauretana ove prima aveva sostato.
Gli abitanti della vicina Eecanatì mandarono una ambasceria al pontefice Bonifacio Vìi!, sollecitando l'aggregamento del sacro colle al loro Connine, per erigervi una chiesa, anche in considerazione dei dissidii sórti tra i fratelli Simone e Stefano della famiglia dei conti Rinaldi degli Alitici, signori di quel colle, per il possesso della Santa Casa. Alle lettere testimoniali spedite da Recanati a Bonifacio Vili, questi faceva rispondere mandando sul luogo il vescovo Federico di Nicolò di Giovanni, quale suo commissario e con l'incarico di erigere attorno al nuovo santuario degli ospizi acconci al ricetto di sacerdoti e dei numerosi pellegrini, i quali tanto aumentavano, che nel 1300 parve tutta la cristianità fosse qui convenuta. Tale fatto promosse l'accrescimento e
10 sviluppo della città sòrta attorno al santuario e la fondazione di parecchie, opere pie, varie per nazionalità., quali la francese, la spagnuola, la tedesca, la polacca.
11 concorso, sempre maggiore, di devoti allettò molti a trasferirvi i traffici e le arti ed a fissarvi la loro dimora e così a poco a poco sorse Loreto, cui dapprima si die anche
11 nome di Villa Santa Maria.
La città nascente attorno al santuario, non era però, rispetto ai tesori che conteneva, in sicura condizione, perchè troppo vicina all'Adriatico ed esposta quindi alle offese dei Turchi. Laonde. Nicoli) IV e Callisto III la recinsero di fortificazioni ed in seguito si stabilirono apposite milizie per difenderla.
Iti — In» l'atrJsi, voi. IH.