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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Gomitili del Circondario di Ancona
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   San Marcello (1912 ab.}. — Cenni storici. Pretendesi nientemeno che avesse origine dai Pelasgi. Di certo, solo è dato sapere che il paese già trovavasi bene costituito e in gran parte fabbricato nel 1029 e che nel 1177 l'imperatore Federico I lo levò dalla giurisdizioue di Ancona e lo pose sotto quella di Sinigaglia che, nel 1213 lo donò a Jesi. Altri sostennero che la terra ebbe principio sotto Azzo V di Este, governatore di Jesi e di altri luoghi, governo che durò sino all'anno 1244. In un istroniento rogato dal notaio jesino Rernabeo, del 6 agosto 1234, trovasi che centoventisei famiglie di Jesi vennero a popolare San Marcello, in seguito di che il magistrato di Jesi, Pecenico Ercuveri, li ammise alla cittadinanza jesina. Nel 1372 il paese fu distrutto e poi rifabbricato da quelli di Jesi ai quali, nel 1479 fu sospeso ed interdetto di fabbricarvi, se prima il castello e l'abitato circostante 11011 fosse stato cinto di mura. Sigismondo Mala-testa restituì San Marcello a Jesi nel 14(51 e nel 1530 il popolo jesino difese quel fondo dalle armi degli imperiali. Nel 1579 ai 20 di maggio, Gregorio XIII concesse a San Marcello di potersi far governare da trentasei uomini, rimpiazzando quelli che mancassero [successivamente.
   I fabbricati del paese sono mediocri e conservansi ancora le mura medioevali che lo proteggevano. Nella chiesa del Rosario è una buona tavola della Vergine col Bambino e i Santi Antonio e Francesco e nel fondo 1111 delizioso paese. È opera, firmata, di Andrea da Jesi, che la eseguì nel 1525.
   Prodotti del territorio sono i cereali, le uve, le olive, i legumi, il miele, i foraggi.
   Coli, elett. e Dioc. Jesi — P2 e T. locali, Str. ferr. a Jesi.
   San Paolo di Jesi (993 ab.). — Piccola terra, fabbricata in amena posizione, a sud-ovest di Jesi, alla quale città appartenne dopo di essere stata ampliata l'anno 1491. Il territorio, quasi tutto in colle, produce cereali, uve, olive, legumi e frutta. Vi sono anche due sorgenti di acque minerali, però non utilizzate.
   Coli, elett. e Dioc. Jesi — Pa, T. e Str. ferr. a Jesi,
   Santa Maria Nuova (2827 ab.). — Trovasi sopra una leggera elevazione, in amena posizione, a 200 metri dal livello del mare e a 9 chilometri da Jesi. Il suo territorio si stende su colline e produce cereali, uve, ulivi, gelsi e frutta. Ha molta importanza in questo paese l'industria delle lane filate e dei tessuti in lana.
   Coli, elett. e Dioc. Jesi — P3 e T. locali, Str. ferr. a Jesi.
   Stafiolo (2597 ab.). — Cenni storici. Pretendesi derivato dall'antica Staphi/lum. Nell'età di mezzo, e precisamente nel 1293, fu escluso dai commercio cogli Anconitani. -Nel 1353 fu ricostruito, essendo stato distrutto durante le guerre di questo medesimo tempo. Entrò quindi in lega con Giovanni Visconti, con Massaccio e con Majolati. Nel 1354 fu sorpreso da Fr. Monreale colla sua compagnia dì venturieri; ma ebbe un potente ristauratore nel celebre cardinale legato Egidio Albornoz. Nel 1443 fu presidiato da Guglielmo (li Baviera, per il duca Francesco Sforza. L'archivio comunale non rimonta oltre il 1100, avendo anteriormente sofferto per ini incendio cagionato (lai Guasconi,
   Sorge il paese in cima ad un colle e 11011 lungi dalla giogaia deirApennìno, in clima saluberrimo, con limpide acque perenni. Buoni e numerosi sono i fabbricati, cinti dì mura. Prodotti del territorio sono i cereali, uve e frutta. Vi prospera l'industria del bestiame e vi si fabbricano posate d'osso di corno, ecc., lavorando materie prime in parte del luogo, in parte delle Puglie, mandandole poi a vendere da mereiai ambulanti nelle provincie vicine.
   Coli, elett. Jesi — Dioc. Osimo — P2 e T. locali, Str. ferr. a Jesi.
   Mandamento di LORETO (comprende il solo Comune di Loreto).
   Loreto (7797 ab.). — Cenni storici. La città, oggi tanto celebre in tutto il mondo cattolico, ebbe origine dalla traslazione della Santa Casa, cioè della umile dimora, ove