Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino', Gustavo Strafforello

   

Pagina (86/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (86/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   41-2
   Parte Terza — Italia Centrale
   eseguita nel teatro Argentina. Collo Stabat si rivelò in tutta la sua potenza e grandezza di compositore e maestro sommo nella melodia. Il Pergolesi compose in brevissimo tempo anche il Maestro di musica, il Geloso schernito, la Sallustia, il Frate innamorato, l'Adriano in Siria, il Flaminio, Livìetta e Tracollo e la Serra padrona, col quale ultimo scherzo, tanto ammirato dal Rousseau, il Pergolesi pose in rilievo tutta la diversità di st le tra la musica seria e la scherzevole. Nella musica sacra fu anche assai grande e oltre Io Stabat compose trenta terzetti per il principe di Stigliano, ventiquattro dei quali furono pubblicati a Londra e in Olanda. Per commissione ricevuta dal Comune di Napoli scrisse poi una Messa solenne, per la chiesa di Santa Maria della Stella ed un'altra, non meno grandiosa, per quella dei Filippini. Morì in ancor giovane età il 1G marzo del 173G e le sue ceneri riposano 111 Pozzuoli.
   Biuliogiiafia. — Raldassini Girolamo, Memorie istorichc dell'antichissima e regia città di Jesi. Jesi 1765. — Raldassini Tommaso, Xotirie istorichc della regia città di Jesi, ecc. Jesi 1703. — Grizio P., Ristretto delle istorie di Jesi. Macerata 1578. — Villarosa, Lettera biografica intorno alla patria ed alla vita di Gio. Battista Pergolesi, celebro compositore di musica. Napoli 1831. — Grizio Antonio, Della fondazione di Esio, presso il Colucei, Antichità Picene, tomo XIII, pag. 197 e seg. — Colini Francesco, Memorie storiche della città di Jesi. Jesi 1890. — Moretti Alcibiade, Memorie degli illustri Jesini. — Pietro Grizio, Il ristretto delle istorie di Jesi. Nuova edizione condotta siilViiiiica maceratese del MDLXXVili, e illustrata con note e documenti da Antonio Gianaadrea. Jesi ISSO. — Notizie istorichc della città di Jesi e dei suoi uomini illustri, dirette in una lettera al signor Lodovico Antonio Muratori dal signor Giovanbattista dei Magnani, estratte dalla Raccolta Calogcriann c ristampate per cura di Alessandro Ferri, sindaco di Jesi. Jesi 1870. — Gianandrea Antonio, Il palazzo del Comune di Jesi. Monografia e disegni. Jesi 18S7. — Annibaldi Giovanni, La Chiesa e il campanile di San Luca in Jesi. Jesi ISSO. — Il teatro di Jesi. Mi morie nella prima commemorazione secolare del Metastasio. Jesi 1882. — lì luogo di San Piermartirc, presso Jesi. Jesi 1SS6. — VAvola o Santa Maria degli Aro!/. Cliiaravalle 1887. — Gianandrea Antonio, Pesta di San Floriano martire, in Jesi e tiro a segno colla balestra, istituito in occasione della medesima l'anno 1453. Ancona 1879.
   Coli, elett. e Dine. Jesi — P2, T. e Slr. ferr
   Belvedere Ostrense (233G ab.). — Cenni storici. 11 Raldassini nella sua storia di Jesi scrive, che il nome antico fu Rellora poi Belvedere. Sarebbe sorto il paese dalla distruzione di Ostra, avvenuta nel 409, per opera di Alarico. Il castello di Belvedere giurò immediata soggezione a Jesi, per istrumento del 2 settembre 1436. Allorché, nel 1450. Sigismondo Malatesta mosse le anni contro Jesi, siccome Belvedere era a questa città soggetto, gli Jesini lo fecero presidiare da 200 armati e ne presero anche le difese, nel 1530, contro l'esercito cesareo.
   Il paese è in eccellente situazione, sopra elevato colle, presso il torrente Alisa e l'orizzonte è uno dei più belli della regione, onde fu dato al luogo il nome di Belvedere. Nel Connine v'ha mi ben ordinato archivio, eretto sino dal 1480, La chiesa collegiata di Santa Maria della Misericordia fu fondata nel 1587, sotto Sisto V, Il paese possiede parecchie Opere pie, quale l'Ospedale.,un Ricovero per ì vecchi, un Monte fruiuentario, un Monte di pietà. Inoltre vi e un istituto d'istruzione femminile» il quale dispone di due posti di studio a favore dì fanciulle orfane e povere.
   11 territorio, quasi tutto in colle, è fertile di cereali, uve e ulive. Notevole industria locale è il commercio del bestiame bovino: a tal uopo tengonsi importanti fiere annuali.
   Uomini Illustri. — Belvedere diede i natali a parecchi uomini che fiorirono nelle scienze, nelle anni e ricoprirono cariche importanti. Tra questi vanno segnalati i seguenti: Lelio Trioufetti, che insegnò filosofia e storia naturale nell'Università dì Bologna e nel 1699 fu chiamato a reggere una cattedra nell'Università di Padova collo stipendio di scudi 600; G. B. Trioufetti, nel 1656 nominato prefetto dell'Orto botanico della cattedra di Roma e successivamente in quella di medicina alla Sapienza in detta città: ambedue pubblicarono diverse opere ascetiche e scientifiche, molto apprezzate; Niccolò Nota alias Yitellozzo, uomo molto esperto e capace nelle armi,