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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
Mandamenti e Gomitili del Circondario di Ancona
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Fig. 32. — Jesi : Fiazza de) Plebiscito c Teatro Pergolesi (da fotografia Carloxi).
Nel 1G23, ai 28 ili maggio, il vescovo monsignor Tiberio Cenci ritrovò il corpo ili San Settimio, primo vescovo e protettore della città, la quale ordinò un busto con testa d'argento per la custodia di quelle reliquie che furono riposte nella cattedrale, ed una delle chiavi fu consegnata al magistrato. 11 corpo fu dal cardinale Scipione Borghese, nipote di Paolo V, collocato in un'urna marmorea, nell'altar maggiore, tutto incrostato di pregevoli marmi.
Verso l'anno 1G31 furono aggiunte nuove muraglie alla città, che unirono la valle con Terravecchia e furono aperti ameni passeggi intorno alla città stessa. Urbano concesse speciali favori e privilegi a Jesi e con Breve ilei 1640 provvide alla conservazione delle famiglie nobili. Riconoscente la città, nell'aprire una porta principale la denominò porta LTrbana. Nel 1657 rumò la bellissima torre posta all'angolo del pubblico palazzo e sotto Alessandro VII ne fu cominciata la riedificazione sino al primo ordine.
Quindi non abbiamo notizie storiche importanti sino all'anno 1735, in cui il vescovo Fonseca, ai 9 febbraio, pose la prima pietra della nuova cattedrale che fu consacrata l'anno 1741. Era in addietro l'antico ospedale della città. Gravi danni agli edilizi ed alle campagne cagionò una inondazione del fiume Esilio, nel luglio del 1765, e fu abbattuto anche il ponte. Indi Jesi seguì la sorte delle altre città della Marca di
Ancona, colle quali ebbe comuni le vicende storico-politiche.
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La città di Jesi è posta a cavaliere ili un colle, donde si gode l'ampia vista di lunga distesa ili fiorenti e fertili pianure sino al mare, di una catena di colline e degli Apennini che l'anno vaga corona tutto all'intorno (fig. 23).