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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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Parte Terza — Italia Centrale
Durante l'assedio dato a Roma dal Borbone, Jesi inviò a Clemente VII parecchie migliaia di soldati e 14,000 ducati d'oro. In riconoscenza, Clemente VII, con suo Breve, concesse alla città l'annua estrazione di 1000 l abbia di grano ed accordò altri favori
Il solenne possesso dell'abbazia di Chiaravalle fu preso l'anno 1542 e venne nello stesso tempo fusa la campana per la torre del palazzo pubblico.
Paolo III, nel 1543, fennossi in Jesi, nell'occasione che andava al convegno con Carlo VI Fu accolto dai cittadini con grandi feste e da due deputati furongli presentate le chiavi della città e un ramo di verde ulivo e fu eretto appositamente un arco trionfale. Nel 151-2 la città fu visitata dal legato cardinale Savelli ed essendogli assai piaciuto il borgo di Ter-ravecchia, fu ordinata la pavimentazione della strada, cui fu imposto il nome di via Savella, e fu in tale occasione coniata una moneta coH'eiligie del legato e nel rovescio lo stemma di Jesi col motto: Acu ii eh'itas inerenti die.
Eletto papa Paolo IV e col] legatosi questo coi Francesi, allo scopo di cacciare g!i Spaglinoli dal reame di Napoli,.Iesi prese varie misure di sicurezza, provvide la rocca di munizioni, somministrò molta farina alle F,v 3, milizie pontificie e alloggiò a
.Iesi: Portico inferiore nella corte del palazzo del Comune Chiaravalle circa 12,00(1 Frali-(da fotografia Cahlqni). così.
Nel 1503, riconosciutasi opportuna l'elezione di mi cardinale protettore nel Consiglio di Credenza ed in quello generale, fu acclamato pi I primo il cardinale Carlo Borromeo, che molto giovò alla città e che spinse i cittadini a porre in esecuzione la fabbrica del ponte sul fiume Esilio, opera desiderata da Pio IV. Nel 157(J fu decretata l'apertura di un canale navigabile dalla città alla spiaggia dell'Adriatico; ma affacciate in proposito tante difficoltà non ebbe più effetto quest'oliera che sarebbe riuscita utilissima al commercio, onde Gregorio XIII ne depose il pensiero.
Nel ISSO venne introdotta ni Jesi l'arte della lana; nel 1581- si fabbricarono nuove mura.
Salito alla cattedra di San Pietro Sisto V, i cittadini ili Jesi, del pari che altri di vario città delle Marche, ne furono lietissimi, molto aspettandosi da un papa marchigiano. Sisto V infatti liberò diversi luoghi del territorio jesino da fuorusciti che li infestavano e. nel 1585, dette alla città di Jesi un particolare governatore e pel primo fu nominato a tale carica monsignor Sebastiano Gliislieri, al quale furono conferiti onori e prerogative proprie dei gonfalonieri.