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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
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Parte Terza — Italia Centrale
1760, creato cardinale nel 181G, elevato alla sedia di San Pietro nel 1823,2S settembre: morì dopo sei anni di pontificato; Loreti Giambattista, rinomato pittore, allievo del Cignani; Moroncelli Silvestri A malizio, nato nel 1652, profondo negli studi astronomici, geografici, topografici: Cristina regina di Svezia lo dichiarò suo geografo; Nicolini Margherita, versatissinia in filosofia e nell'oratoria, fu tenuta ili considerazione da Nicolò V e da Poggio Bracciolini: Orlando Alberto, poeta eccellente e cancelliere del duca Francesco Sforza; Piccini Vincenzo, rinomato nella medicina ed archiatra di papa Paolo III Farnese; Sabatini Matteo, strenuo capitano, difese Roma contro Carlo di Borbone: per la difesa della rocca di Pisa Cosimo de1 Medici lo investì, nel 1539, della signoria del castello della Sassetta in Toscana, inori nel 1510; Scacchi Antonio, medico eccellente, servì Luigi XI di Francia; Stellati Francesco, nato nel 1577, buon poeta e ottimo filosofo: fondò, unitamente al principe Federico Cesi, l'Accademia dei Lincei e fu grande amico dell'immortale Galilei, mori circa il 1651 ; Venimbeni Leonardo, lettore di astrologia in Parigi liei 1273, donde recossi a Napoli, chiamatovi da Carlo II d'Angiò, di cui fu maestro e segretario: era dotato di memoria prodigiosa e morì nel 1310.
Bli'LiooRAriA. — Contncci 0 , J lisi ori a del capitano Ballista /.obicchi da Fabriano, ecc. Fiorenza, Cicconcelli Hill). — Colucci, Degli uomini illustri dì Fabriano, con una Memoria del governo politico di essa città e la serie dei Podestà, ecc., nel torno XVII delle Antichità Picene. — Marcoaldi cav. Oreste, Guida e Statìstica della Città e Comune di Fabriano. Fabriano 1874. — Memorie intorno alla vita e alle opere di Camillo ItnmeUi di Fabriano. 1S61.«—Cenni descrittici dei quadri della Pinacoteca municipale di Fabriano. 1862. — Cenni dcscrittiri dei quadri di pittori fabriaacsi raccolti e posseduti ila! sig. 11. Fornari. Fabriano 18G7. — Cenni storico-statistici sugli [stilliti di beneficenza in Fabriaam 1868, — Cenni storici sui tre palazzi pubblici di Fabriano. 1S70. — h'accolta di iscrizioni antiche c moderne esistenti nella città e nel territorio di Fabriano. — Benedetti ['., Delle opere di Maestro Gentile da Fabriano, Memorie pittoresche. Pesaro 1830. — Oltre le opere sopracitate, molte altre ne furono stampate, delle quali si dette un catalogo nel secondo volume della collezione di Documenti storici antichi Marchigiani.
Coli, elett. Fabriano — Dioc. Fabriano e Maidica — P2, T. e Str. ferr.
Cerreto d Esi (2381 ab.!. — Poco si sa di questa terra, la quale, sin dal 12 agosto dell'unno 1213, passò sotto la giuriciizione del Comune di Fabriano, come rilevasi da un istromento de) notaio Ser Matteo, per donazione fattane da Rolando Villani.
Trovasi il paese al piede occidentale del monte Sanvicino (1183 ni.), nell'amena conca fabrianesc, a 275 metri dal livello del mare, sulla strada che da Maiolica conduce a Jesi, sulla destra dell'I sino. L'abitato coniponesi di molti e discreti fabbricati. Nelle vicinanze soavi copiose sorbenti di acque minerali, assai buone, ma dimenticate.
11 territorio produco cereali use, legumi, gelsi e li' principali industrie sono quelle del bestiame e la fabbricazione del vino, di cui si fa gran commercio.
Coli, elett. e Dioc. Fabriano — Ps, T. e Str. ferr.
Serra San Quirico (l-2(»t» ab.). — Cenni storici. Molti marmi, acquedotti, pavimenti a mosaico e alcune costruzioni a blocchi di tnuertino, trovati in varie epoche sulla destra e sinistra del finn» Esilio, hanno dimostrato che. presso la stazione di Serra San Onirico, lungo la ferrovia e strada tra .lesi e Fabriano, tino da antichi tempi esistevano alcuni centri abitati, l'iu volte nei dintorni furono scoperti sepolcri, scheletri, idoli e armi. Fu rinvenuto anche un ossario antico che conteneva oggetti giudicati appartenenti all'epoca gallica: in esso si videro ossa di grandi proporzioni, Jpatlaui a due tagli con impugnatura d'osso, spade a punta ricurva, lande ed elmi ili ferro, alcuni ile'quali decorati di bordi e di fregi; vi si videro fibule ed ai mille di bronzo; dadi di osso, spiedi, strigili, vasi di bronzo di forine e grandezze svariate, anfore e tazze di terracotta, qualche collana e anelli d'oro.
Il luogo, pieno di orrida maestà, circondato tutto intorno da colli e monti, presenta un imponente paesaggio alpestre svizzero nel cuore d'Italia, attraendo il visitatore