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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Gomitili del Circondario di Ancona
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   venduta a Federico duca d'Urbino: compose un libro intitolato Degli elementi e tradusse, dall'originale in latino, la Parafrasi di Temistio, L'Eufrate; Chiavelli Chiavello, duce sotto Filippo Maria Visconti, morì a Venezia nel 1428; Chiavelli Gualterio, vincitore di Marcoaldo rettore della Marca per Enrico VI di Svevia; Chiavelli Guido, segnalossi nelle guerre combattute nel regno di Napoli e fu capo delle milizie pontificie nello Stato d'Urbino; Chiavelli Livia, moglie di Chiavello, donna virtuosa ed eccellente nella volgare poesia: di lei rimangono alcuni sonetti, morì nel 1410; Degli Anselmi Giov. Pietro, dottore di legge, lettore pubblico in Avignone, autore di un'opera intitolata I)i diverse questioni, fu da Clemente V creato cardinale nel 1304; Della Genga Contuccio, insigne per valore e prudenza militare, ricuperò la Marca per Eugenio IV: il Piccinino soleva chiamarlo Scimmia di Fabio Massimo, il quale cunctando uicit ; Della Genga Guido, nato nel 1162, precedendo il Fieramosca combattè onoratamente contro due capitani germanici: andò in Asia contro i Turchi e tornando dalla Crociata annegò miseramente nel porto d'Ancona; De Vecchi Giov. Vecchio, compilò e scrisse gli Annali di Fabriano sino al 1692, rimasti inediti ; Fiori o Del Fiore Giovanna, di elevato ingegno, ha la gloria d'essere stata una delle prime a scrivere commedie in lingua italiana e due ne compose, intitolate La fede e Le fatiche 22 _ Fabriano: Grotta di Frasassi
   amorose, una delle quali fu rap- (da fotografia Floriani).
   presentata in occasione della presenza in Fabriano di Francesco Sforza e della moglie Bianca Maria Visconti; Fiori Paolo, dottore di legge, compilatore degli Statuti fabrianesi nel 1436, che conservansi nell'Archivio del Connine.
   Gentile da Fabriano, astrologo, letterato, matematico, ma sovratutto insigne pittore: dipinse a Venezia, ove ornò quel pubblico palazzo e nel duomo d'Orvieto: lavorò anclie in San Giovanni in Laterano, sotto Martino V: fece infinite opere, come attesta il Vasari, nello Stato d'Urbino, nella Marca, a Gubbio, a Città di Castello: il Vasari lo vuole scolaro del Beato Angelico, morì in Roma e fu sepolto nella chiesa di Santa Francesca Romana con l'iscrizione: Ilìc magister Gentilispiclor de Fabriano celeber-rimus; Gilio Giov. Andrea, nato nei primi anni del XVI secolo, fu buon poeta, scrittore di opere storiche e sacre, quali la Difesa della Chiesa (1573), la Topica Poetica (1580); Guglielmi Ortensia, bella e virtuosa femmina, versatissima nella poesia, contemporanea del Petrarca: morì in Fabriano nel 1360; Leone XII, Della Genga Annibale, nato nel