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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415
Mandamenti e Gomitili del Circondario di Ancona
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Ospedale di Santa Maria di Gesù, e trasferito nel 1502, nell'attuale luogo tra il Duomo e il Brefotrofio. Nel 1735 si fusero con questo Monte, l'altro detto Montanino, perchè fondato da donna Montanina sorella di Ranuccio Ottoni da Matetica, con la somma di 3000 fiorini, e col terzo Monte dovuto alla generosità del cittadino Francesco Scacchi (1055), che a tale fine legò
scudi 2500. La locale Congregazione di carità amministra inoltre le eredità Barlaccio, Valle-mauni, Ccccarclli e Corredini.
5. Orfanotrofio femminile San Pio V. Vi si accolgono zitelle orfane e povere della città, le quali vi sono istruite nei lavori donneschi e nella lettura e scrittura. Andando esse a marito, ricevono dall'Istituto una dote.
Delle industrie di Fabriano quella che meritamente die e tuttora dà rinomanza alla città è la fabbricazione della carta, che si fa rimontare al X secolo. Certo è, che la fabbricazione della carta bambagina fioriva sino dal XII secolo e che i Fabrianesi sostituirono, pei primi, il lino al cotone e lo propagarono in Italia. Un Polese, innanzi il 1200, stabilì una cartiera sul canale del Reno, a Bologna; un tal Pace, nel 1340, fondava cartiere a Padova e Trevigi; e nel 1013 contavansi in Fabriano più di trenta cartiere.
Celebre tra le cartiere è quella di proprietà Miliani, già appartenente alla famiglia Serafini e si ha notizia che esistesse, non certo nella forma presente, sino dal 1276, nel quale anno una metà fu donata da Benentessa di Morfeo ai monaci Sil-vestrini, che la vendettero il 9 maggio 1715. L'attuale molino a grano, a Ponte di Gualdo, serviva, nel 1278, ad uso di cartiera. L'altra cartiera Miliani, detta Cartiera prima e Cartiera Madonna della Quercia, era in origine divisa in due, riunite poi a cura del Miliani.
Due sono le cartiere attualmente esistenti in Fabriano, una delle quali di proprietà del cav. Miliani, l'altra
dei fratelli Fornari. Da notizie inserite nella Monografia industriale della provincia di Ancona, pubblicata nel 1886 per cura della Direzione generale della Statistica, rilevasi che nell'anno 1885 le cartiere e le fabbriche di pasta di legno davano lavoro a 351 operai. La lavorazione, che era in addietro tutta a mano, si fa ora in parte colle macchine continue e si fabbricano carte filigranate di biglietti-valori, carte per disegno, per rami, per stampe, per musica, cartoni da pressa, da librai, fotografi, ecc., e per tabacchi. Della principale cartiera, ch'è quella Miliani, ha scritto una particolareggiata storia l'egregio proprietario cav. G. B. Miliani.
Anche l'industria delle concerie risale, in Fabriano, al XIII secolo, siccome traesi da documenti del 1257 e 1262. In principio si conciarono soltanto pelli lanute ; ma nello scorcio del XVIII secolo o nei primordi del seguente la concia si estese anche alle pelli di bovini. E, come le officine dei fabbri-ferrai, erano tutte riunite sotto il portico della piazza del Mercato (ora Garibaldi), così le concerie erano riunite presso
Fig. 21. — Fabriano: Portone della Casa Paccussi (da fotografia Floriani).