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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I'nrle Terza — Italia Centrale
   Rocco Francesco (XIII secolo') : tavola rappresentante la Vergine, il Crocefisso e Sun Giovanni.
   — Rutto Allegretto (XIV secolo): tavola rappresentante la Vergine col Bamlìno — Francesco da Fabriano (XIV secolo): tavola colla Vergine il Bambino e due Angeli. In basso leggisi: A. U. MCCCLXXXXVFruncisci nianus me fecit. — Antonio da Fabriano (XV secolo) : tavola con San Girolamo. Reca la data MCCCCLI.
   — Gentile da Fabriano (X\ secoli») : tavola rappresentante Sun Francesco in allo di ricevere le slimmate. Tralasciamo l'indicazione di opere di età posteriori.
   l'onte detto dell'Aera. — È sul fiume Giano e notevole per la sua singolare solidità e costruzione, poggiato cioè sopra un'unica colonna sostenente sei case ed un tratto della pubblica strada del lìorgo Cialdiui e capace di resistere alla rapidità della correrne. 11 Vasari, il D'Agi 11-court lo dicono del XV secolo, attribuendolo al-1 architetto Rosei lini, clic era agli stipendi di papa Nicolò V. 11 Rainclli lo fa rimontare a tempi più remoti, in quanto che il ponte già esisteva quando Nicolò V, nel 1449, si rifugiò a Fabriano con la sua corte, a cagione della pestilenza che infieriva 1 Roma.
   Fabriano ha due teatri: il Montini ed il Gentile, quest'ultimo splendido edilizio che non ha l'eguale in tutta la provincia, per la ricca ed artistica decorazione e per la vastità delle sale annesse. Notevole per eleganza è pure il bel portone della casa Paccussi (tìg. 21). Di recente è stato costruito un imitatolo con pescheria, rispondente perfettamente alle giuste esigenze dell'igiene.
   È vicino a Fabriano il luogo montuoso detto Franassi, celebre per la grotta detta di Frasassi (tìg. 22), situata quasi a piedi della catena principale dell'Apennino. Mezzo miglio prima di arrivarvi veggonsi le tracce delle mine che, con grande dispendio, dilatarono il sentiero che mena alla grotta e che stcndesi tra dirupi orridi e maestosi nell'istesso tempo. Quivi, una ramificazione della grande catena apennmica dividesi in due, producendo un varco pel quale passa il fiume Sentino. Entrasi nella spelonca per un lungo arco, sul quale vedesi l'enorme montagna sovrastante. Da un lato è una cappella dedicata alla Vergine, visitata ogni estate da grande folla, specialmente nella festa di giugno. Da quel santuario la grotta prolungasi notevolmente, internandosi nelle viscere del monte ed il sentiero è reso aspro, ma incantevole per le belle stalattiti e stalagmiti. Altri numerosi viottoli laterali comunicano con la caverna principale, la quale complessivamente misura circa un quarto di miglio. Presso la cappella della Vergine sgorga un'acqua minerale, assai limpida, contenente molto zolfo e quindi la sorgente denominasi Zolfutura. La chiesuola, fatta erigere da papa Leone XII, presso la cappella della Vergine, è di forma rotonda, sormontata ila cupola e tutta costruita con travertino del luogo, L'ultimo altare, eretto nel mezzo, è formato, insieme al ciborio, di bellissime lastre ili alabastro estratto dalla vicina grotta. La statua marmorea della l'ergine vuoisi scolpita da Antonio Canova.
   Fabriano ha un R. Ginnasio, una U. Scuola pratica di agricoltura con terreno modello, una R. Scuola professionale con officine per fabbri e falegnami.
   Oltre della Cassa di Risparmio (fondata nel IS15 a cura del marchese Nicolò Serafini, allora gonfaloniere), della Ranca Popolare cooperativa fondata nel ISSO, della Società del l'irò a segno mandamentale, della Casa di ricovero pei poveri cronici, dell'Asilo d'infanzia e della Società operaia di mutuo soccorso (istituita sino dal 1SG2), sono in Fabriano i seguenti
   Istillili di Ilriicliceiua. — \. Nosocomio. Fu istituito sino dall'anno 1-1513, nel luogo del ratinale Brefotrofio. Nel 1874 fu trasferito nel già convento ili Santa Maria Nuova, dello di Saul V-gostiuo, in grandi e ariosi locali ed in luogo igienicamente migliore.
   2. Brefoh'ofm di San Giuseppe. Fu istituito anch'esso nel I loti, e dal tempo della fondazione i minse ove tuttora è, nel quartiere del Poggio, presso il Duomo.
   3. Monte FnnnnUarm. Frollo liei 1470 trovasi nel piano soprastante il portico della Posta. Scopo dell'istituzione si è di fare prestanze di grano agli agricoltori poveri, pel termine di un anno, sino alla (piantila di ettolitri 1404, coll'aggio del 3 per renio, in tanto grano, per supplire alle spese d'ainiuiiiistrazioiie.
   4. )Ionte di l'ietù. Fn fondato in seguito a deliberazione del Consiglio dcll'8 aprile 1470. lu origine fu aperto in una sala presso il già