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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Ancona
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   ascritto alla tribù Follia e vi si trovano ricordati duumviri, decurioni, seviri ed auguri. La località ove sorse Ostra trovasi sulla sinistra del fiume Misa, ed è ora volgarmente detta Muracce. dai ruderi d'antiche costruzioni, parte di laterizi, parte di pietre connesse con forte cemento. Tutti i campi all'intorno sono disseminati di materiali di fabbriche e fu tra queste rovine che l'anno 1842 si rinvenne una superba statua di marmo bianco, rappresentante, secondo alcuni scrittori, l'imperatore Trajano. Varie poi furono le iscrizioni, le urne sepolcrali ed i frammenti statuari, sia di marmo clic di bronzo, che da questa località tornarono a luce; nonché di anfore e d'altri vasi. Nel XVI secolo si estrassero dalla medesima contrada le Muracce, colonne, architravi e soglie, che forse ornarono un antico tempio e che furono poi poste nella chiesa di San Francesco a Montenovo.
   La distruzione dell'antico municipio avvenne, secondo il Brunacci, ai tempi di Onorio e di Arcadio, per opera di Alarico, il quale, prima di giungere a Boma, distrusse non poche città del Piceno. Gli abitanti scampati al disastro, si raccolsero in una località vicina, fondando un piccolo centro, che, sviluppatosi in progresso di tempo, divenne poi il Comune di Montenovo. È fama che tale nome derivasse dal trovarsi Ostra situata in mezzo a colline, sulle cui sommità erano dieci vedette o torri, una delle quali chia-mavasi Monte del Nove, forse perchè vedevausi da quella le altre torri e. da Monte del Nove venne al paese quello di Montenovo. Altri credono che molti paesi del Piceno abbiano avuto il loro nome da Carlo Magno, od almeno al suo tempo, e tra questi anche Montenovo e, secondo il Bacci, il chirografo imperiale sarebbe conservato nell'Archivio d'Ascoli, ove invano fu però cercato.
   Nel secolo XV insorsero questioni tra i Comuni di Montenovo e quello di Montai-, boddo, avendo papa Eugenio IV data l'investitura della contea di Boscareto a Roberto Paganelli signore di Montalboddo e vicario della Santa Sede, investitura che dovette poi cedere allorché la questione fu, per la decisione, rimessa da papa Nicolò V ad Antonio Fatati, nobile anconitano, vescovo aprutino e tesoriere, in quel tempo, della Marca d'Ancona, come per Breve del 9 settembre 1454. Pcrlochè, dedotte le ragioni
   dalle parti, ne riportò la Comunità di Montenovo sentenza favorevole, il 28 giugno 1455.
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   Ostra Vetere è una bella e fiorente terra, distante 6 chilometri da Corinaldo e situata sopra un colle (254 m.), ai cui piedi verso levante scorre il Misa e dalla parte opposta il Nevola. Sono da vedersi m Ostra Vetere le seguenti opere (l'arte: nella chiesa di Santa Maria di Piazza, mi affresco rappresentante VAnnunziata, di scuola greca o bizantina; ed mi secondo affresco, rappresentante il Crocefisso, nella ex-collegiata di Santa Lucia. Nella chiesa parrocchiale, una tavola d,el Poniarancio, rappresentante San Pietro, ed una tela con lo Sposalizio della Vergine e la Visitazione, opera di Andrea Lillì da Ancona, nella chiesa di San Francesco.
   Il territorio (li Ostra Vetere produce vini assai ricercati, cereali, ulivi e legumi.
   Bibi.ioriiafia. — Gimarelli, Storia dello Stato di Urbino, lib. II, pag. 151. Giornale Arcadico, dicembre 1821, voi. 3G, pag. 355. — Golucci, Antichità Picene, tomo VI, pag. 41 e seg. — Brunacci Pietro Paolo, Cronache manoscritte di Montenovo (Biblioteca comunale di Montenovo). — Fabbrini D. Giovanili Batt., Notizie storiche della terra di Montenovo, ecc. (copia ms. in casa Buti). —- Buti-Pecci prof. Davide. Relazione e Memorie storiche sidla controversia tra Montalboddo e Montenovo. Ancona 1881. ^ e]eU 0 Dioc_ ginigas,lia _ pa e T ]ocalij str_ ferr_ a g^fgaglia.
   Mandamento di FABRIANO (comprende 3 Comuni, popol. 26,180 abitanti). — Territorio in gran parte montuoso, all'estremo sud-ovest della provincia e bagnato in parte dal fiume Esilio.
   Fabriano (19,533 ab.). — Cenni storici. È comune opinione degli scrittori, che Fabriano sia sorto, nel secolo Vili, dalle rovine dei tre niunicipii romani di Attidium,