Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino', Gustavo Strafforello

   

Pagina (32/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (32/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro e Urbino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 415

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   28
   I'nrle Terza — Italia Centrale
   ina la facciala c ili Giorgio ila Srlu nirii, che la cmdns^e cuii profusioni di ornali c ih intagli. ÌXel cenili) ( il pollile, fiancheggiato ila ,iilasli i c da finestre. Sopra la porta vedesi rin*egtiìi sii Alienila, cioè mi City iliffl'e armalo in litio ili ferire collii spaila, e a destra e a sinistra drilli stemma veiliTiisi, (nitro nierhie, incassali' nei pilastri, le statue della Furhaiu, Veni pera 11:41, Prudenza e Varila. I pilastri sono terminati ila gtiglii e decorati da fogliami e mezzo rose. Nel rentro, ira l'uno e Tallio pilastro, sono tre grandi lineslre con colonnini' luridi e Ire iirehclti. I 11 WWtiiiiata la fronte nel I I5U, e Giorgio ila Sehcnico u'ehlie 111 guiderdone 1100 ducali d'oro. Il letto fu opera di Antonio l'usio e di Giovanni Sodo. Nel 1551 la Loggia fu devastata da un incendio e fu chiamato a dirigere i restauri il Tibahli, / he si rose celebre pel sollilto della granile sala centrale. Ili dipinta di azzurro oli remare con laiiteslelle messe ad oro da maestro Antonio di Toscana. Il cornicione è di ordine dorico, con mensole e triglifi, ognuna diversa dall'altra. Le quattro statue gigantesche di gesso, a tutto rilievo, rappresentanti la Fede, la Speranza e la Carità sono il iel ribaldi, quella (lidia ltelii)ione del Varie. Del Tibaldi sono pure le pitlure nel soffitto, rappresentanti il Sul-rahnv in giuria sulle nubi, con a destra e a sinistra le figure della (MuslMu, della Misericordia e sotto ai piedi YEresiu. Nel cassettone in faccia alla porta è F.rc.ule con la clava e la pelle di leone. Negli ai tri cassettoni sono dipinte: la Pace, la Temperanza, la Perseveranza, la Sapienza, la Prudenza, la Vi Ilaria, ecc. Questi dipinti furono ritoccati dal Pallavicini, nello scorso secolo.
   Nel 1158 fu restaurata la facciala della Loggia, chiudendosene i li neutroni superiori. Il grande portone di legno fu disegnato dal fiorentino Francesco Brezzi, ma negli inni 1763-04 venne del tutto rifatto da alcuni intagliatori veneti, non ululandosene però il disegno delBrozzi. Nel 1771 fu rifatto il pavimento (iella sala principale, con pietre ili Norvegia; ulteriori restauri furono eseguili nel 18-23.'
   La Loggia fu dapprima di proprietà del Comune, quindi del Governo; Gioacchino .Murai, con decreto del 2 marzo 1815, la diede alla Camera di commercio, clic ancora la possiede, e che per comodila dei commercianti vi fa esporre gli annunzi dei suoi alti, le disposizioni governative, gli avvisi giornalieri di borsa e le notizie sul movimento del porto e del commercio.
   l'alano (Idia Provincia (piazza Roma). —Fu innalzato con disegni dell ingegnere Gabuzzi, e destinato agli Offici del Consiglio provinciale II porliro, chiuso con cristalli, contiene gli Uffici della Posta.
   l'alano di (ìiustixia. — Recentemente costruito a spese della provincia, con disegno dell'ingegnere Benedetti La facciata ha ornamenti in pietra, sullo stile del Ri nascimento, e le sale
   Sono deniralr di ultimi ornali e chiaroscuri del Somiglia Italliti sedi: in q 11 eslo edilizio le Pie-ture del I e 2 mandamento, il Tribunale civile e rnrfeziiiììldè, la II. Curie d'appi Ilo.
   Puntami del laburni (via Calamo), — Fu ro-slruita dal ribaldi nel XVI secolo, sul luogo ove esisteva altra fonte antichissima, clic serviva pc-ciahlieiiti' per l'esercizio dell'arte della lana. La vecchia finite, iiunaiviante rovina, fu denudila nel 1503 e fnvvi collocata l'attuale, della anche delle tredici Cannelle, perché laute sono le bocche dalle quali scaturisce l'acqua. 1. ornala ili ricchi marmi « sotto il cornicione sono scolpiti ricchi lesioni, pcndciili da un'amia della città, ed ima stella con un'Imprésa è in ciascliedim festone. Tredici tua^heroiif di bronzo, di satiri c ili fauni, versano l'acqua in una bellissima conca mai 11101 ra (lig. 12;.
   Finitaiih (Il San Mcola, della anche dei Cavalli (piazza Garibaldi). —Veiinelnisporlata in questa piazza sui pumi di questo secolo, allorché si co-strusse il Teatro delle Muse, Sopra la vasca inferiore, di forma quasi triangolare, veggonsi quadro cavalli marini, formanti un ginpposucui posa ii bacino mediano, di forma circolare, al quale ne è sovrapposto un secondo, pure circolare, sormontalo da un grazioso putto. Questa opera fu eseguila a spese del Connine nel 1758, con disegno di Scipione Daretti, e le sculture sono opera di Gioacchino Vaile.
   Una bella fontana, ricca d'acqua, fu recentemente costruita nel centro della piazza Roma, a metà della via did Corso, e l'alto fretto e l'abbondanza dell'acqua si ottenne nel 1882, in seguilo alla grandiosa opera dell'acquedotto, clic conduce 111 Ancona l'acqua dell'Esilio, la quale, incanalala per le principali vie, sale per le case e si può diffondere ovunque.
   l'orla l'ia. — Trovasi presso il Lazzaretto del Vanvitelli, e servi di ingresso alla città sino al tempo' dei lavori di ingrandimento. Allora furono abbattutele mura ; però la porla, ridotta a semplice arco, fu conservata a scopo monumentale. Fn costruita sulla fine dello scorso secolo, con disegno di Filippo .Marchionni. La fronte esterna è ornata a grossi quadri di pietra, e quella interna é in Info e grezza. Fu denominata dal pontefice Pio VI clic la fece erigere e fu delta un tempo anche Porla Francia, allorché sotto il governo napoleonico si fece togliere lo stemma pontifìcio, sostituendolo con quello imperiale francese.
   tloiimnciilfl a Cavour. — Sorge nel centro della bella piazza Cavour, nel mezzo della città nuova, e fu scolpito dal prof. Aristodemo Costoli di Firenze La statua è di marmo bianco fino, e il grande uomo di Stalo è rappresentato in piedi, con la mano sinistra appoggiata ad mia tabella sulla quale è inciso il inolio: Itali a Filila. La statua s'innalza sopra grandioso basamento, sulla