Appendice
tregua pagliuzze per farne cappelli, cappelline, canestrelli ed altri consimili prodotti. L'industria della paglia lia portato una certa agiatezza ili tutta la vallata, visibile dal bello aspetto delle case, sì all'interno che all'esterno, dalla pulizia dei villaggi, dalle scuole numerose, dalle chiese riccamente arredate. La strada clic risale la valle fino a Coniologno è ima prova palmare del modo col quale questi valligiani intendono il bene pubblico ed d comune interesse. Iu nessuna parte di montagna esiste una strada locale più bella, più facile, più grandiosamente costrutta, per la quale gli abitanti di vai Onsernone si sono imposti sacrifizi superiori a quanto generalmente si usa. Da Comologno, pei numerosi valichi, ben conosciuti dai contrabbandieri, si discende in vai Vigezzo, o Cannobina che si voglia dire, sul territorio italiano.
La valle Yerzasca si apre al disopra di Locamo, in direzione da sud a nord, ed è compresa fra la vai Maggia e la valle Leventina. È una vallata di notevole esten-s'one, ma poco popolata, chiusa sempre fra alte montagne e percorsa nel fondo, sovente assai ristretto, dalla Yerzasca: limile, che, trascinando una copiosa alluvione, si getta nell'estremità superiore del lago Maggiore, di fronte a Gordola; anche questa, come del resto quasi tutte le valli svizzere, le minori comprese, è percorsa da una bella strada rotabile, aperta fra aspri dirupi, 11011 senza difficoltà e gravi dispendi dai Comuni interessati. I paesi che percorrendo la valle Yerzasca pella strada comunale si toccano, sono: Gordola, allo sbocco della valle, nella quale anticamente si attraversava un ponte, il cui accesso di notte era chiuso, dando così alla località il nome di Valle della Porta; Vogorno, 111 posizione anienissinia, tra boscaglie di superbi castagni; Corippo (552111.), pittorescamente raggruppato intorno alla sua chiesuola dal campanile bianco a guglie ; Lavertezzo, in 1111 ampio bacino, nel quale la Verzasca scorre più comodamente e meno rumorosa che non nel rimanente della valle ; Elione (761111.), al disopra d'una strettissima gola, detta la Gola di Brione, uno dei punti caratteristici e più celebrati di questa valle; Frasco (873 111.), delizioso paesello all'entrata dell'alpestre valle di Efra, stazione estiva assai frequentata; Sonogno (9U9 m.), il paese più alto della vallata, ove fa capo la strada comunale. Sopra Sonoguo la valle Verzasca si ramifica in due gole sassose e dirupate, nelle quali tra il monte Zucchero ed il Cramosiiio sorge, colla sua cima fantasticamente dentellata, il Campo Tenda (3044111.), che divide la Verzasca dall'alta vai Maggia. La popolazione della vai Verzasca è dedita all'agricoltura; ma dà essa pure 1111 forte contributo all'emigrazione svizzera negli Stati Uniti. Chi visita la vai Verzasca, facilmente vede nelle camere delle piccole osterie e dei modesti alberghi che si trovano in ogni paese, carte geografiche degli Stati Uniti, 0 quadri con ritratti, oleografie ed incisioni, rappresentanti uomini, paesi e cose di quel grande paese che ha colla piccola Confederazione Elvetica un punto comune : lo sviscerato culto della libertà e della dignità umana.
Ultimo tratto del territorio di Locamo, di cui 11011 possiamo dispensarci dal toccare, è la cosidetta riviera di Brissago, 0 la parte litoranea del lago Maggiore, da Locamo al contine italiano, verso Cannobio. È un lembo di territorio benedetto da ogni favore di natura, che si stende al sud-ovest di Locamo, dalla sponda destra della Maggia fino alla stretta e sinuosa vai Mara, ove passa la linea di confine tra lo Stato Italiano e la Confederazione Elvetica.
Quando, sul principio del secolo XVI, col consenso della Francia, gli Svizzeri occuparono il territorio di Locamo e valli circostanti, Brissago e questo tratto della riviera rimasero sotto la dominazione feudale dei Rusca di Como. Non è ben chiaro per quale ragione i Brissagliesi vollero sottrarsi a quella dominazione; ina è positivo che, nel 1520, il balio di Locamo, Bernardo Ileer di Glaris, espose alla Dieta dei Cantoni in Lucerna, che il popolo di Brissago si ricusava di prestare giuramento al duca di Milano e che all'incontro domandava di passare, come il vicino territorio di Locamo, alla dipendenza degli Stati confederati della Svizzera.