Canton Ticino e Valli
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inodorila, ed èia famosa Sepoltura eli Cristo, di Antonio Ciseri, nativo di Ronco presso Ascona, professore ali Accademia fiorentina di Belle Arti artista meritamente stimato in Italia e fuori e che appartenne alla pleiade dei romantici, fiorente ancora 111 Italia un quarto di secolo fa. La Sepoltura di Cristo del Ciseri, che or si trova nel Santuario di Locamo — dono alla città d'un munifico cittadino — è quadro che al suo tempo destò gran rumore: fu riprodotto coH'incisione e la fotografia in mille guise. < All'alto concepimento del soggetto — dice il Balia parlando ili questo quadro — si deve aggiungere mia perfezione d'esecuzione che produce al massimo grado 1 illusione della realtà. E mi quadro animato, vivente, che scuote profondamente lo spettatore e davanti al quale si può restare delle ore in contemplazione >.
Dalla tei razza-belvedere, che s'apre sul fianco meridionale della chiesa, si gode il vantato panorama della Madonna del Sasso: davvero incomparabile, per l'ampia estensione dì lago, di monti e di valiate che di là da ogni lato si domina.
11 soggiorno dì Locamo, oltre che dalla bellezza incantevole dei luoghi, dal clima temperato, delizioso in ogni stagione, è reso simpatico ai forestieri anche dal cordiale, aperto e geniale carattere della cittadinanza. In ogni stagione Locamo, che si trova allo sbocco di popolose, importanti vallate e che fa testa alle linee di navigazione del lago Maggiore, offre un movimento, un'animazione che invano si cercherebbero in centri di maggiore entità. Al giovedì poi, giorno di mercato, presenta, per l'affluenza di gente da ogni parte dt l lago, della montagna, delle valli, uno spettacolo dei più varii ed interessanti. Difficilmente si potrà trovare, nonché nel Canton Ticino, in tutta la Svizzera, uu luogo ove si riscontrino in modo sì pittoresco e vario, come avviene al mercato di Locamo, gli usi ed i costumi di tanti differenti paesi e dove si possano osservare usi e consuetudini tanto originali, che hanno resistito a tutti i cambiamenti portati nella vita dal tempo e dalla coltura moderna.
Numerose, per 11011 dire infinite, sono nei dintorni di Locamo le località che per un titolo o per l'altro meritano di essere ricordate; non potendo qui dire di tutte accenneremo soltanto fra le più famose: la 'Irinità dei Monti, piccolo santuario fra un bosco di tigli, in posizione alta, da cui si ha un inaraviglioso panorama; i paeselli d'Orsolma, Brione, Centra, Minusio, che tempestano delle loro bianche casette, dei loro graziosi chalets il verde della montagna che sta al ridosso di Locamo: la Cà di l'erro, detta anche la Vigliaccio, fra un delizioso folto d'alberi in riva al lago; Riva-piano, colla sua bella chiesa di San Quirico, su un'alta rupe a picco sul lago, sì da dominare la contrada e che vista dalla piazza del mercato a Locamo appare come un castello, che chiuda in modo imponente ed estremamente, pittoresco le rive del lago; il villaggio di Mnralto, coll'alitica ed incompiuta torre di San Vittore, già chiesa parrocchiale e collegiata di Locai no, che si vuole costrutta nel secolo IV sulle rovine d'un tempio a Bacco e che fu, secondo il Ralni, ampliata e ricostruita in varii tempi e segnatamente nel secolo XII, di cui rimangono le colonne e l'abside in emiciclo; Salita Maria in Selva ed il Cimitero comunale, in posizione quant'altra mai ridente, su un terreno dominante ad un tempo rimbocco della vai Maggia, il lago e tutta la sottostante cittadella di Locamo.
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La Maggia che dà il nome alla più importante fra le valli del territorio locar-nese è, dopo il Ticino, il fiume di maggior conto del Cantone. Discende dalle montagne che a tergo di Airolo formano il versante meridionale della vai Bedretto : le sue origini risalgono al lago di Naret, a 2210 metri dal livello del mare, sul fianco occidentale del monte Cristallina (2910 ni.). Scende dapprima pella alpestre valle di Sambucco, ìndi entra nella vai Maggia propriamente detta o Mainthal — come al tempo del baìiaggio questa regione era designata — e sbocca a sud-ovest di Locamo sul lago Maggiore.