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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Appendice
   Fig. 54. — Suntuario della Madonna del Sasso presso Locamo.
   ammessi come dogma dalla fede: queste terrecotte, del seicento o del settecento, dipinte a colori chiassosi ed in attitudini poco naturali, non sono le cose più belle nè artistiche da vedersi. Nella prima di queste cappelle, dedicata al Mistero della Annunciazione, fu sepolto Fra Bartolomeo da Ivrea, il creatore del Santuario.
   Nell'altra strada, pure a zig-zag, generalmente praticata polla discesa, sono in tante cappelletto uniformi, dipinti i varii episodi della Via Crucis.
   11 Santuario poggiti alla sommità del monticello, a circa 200 metri sopra Locamo; consta, oltre che del tempio, orientato secondo l'usanza antica, di un piazzale, di un terrazzo-belvedere e del convento, servito dai Minori Osservanti. Gli edifizi del piazzale, come la facciata della chiesa, non sono certo capolavori di architettura, risentono in particolar modo dello stile dell'epoca barocca, nella quale evidentemente il Santuario venne compiuto ed abbellito.
   L'interno del Santuario è a tre navate, un po' basse e schiacciate; ma ciò che maggiormente sorprende è la profusione e la ricchezza delle dorature ed il numero straordinario degli ex-voto, dai più semplici ai più ricchi, dai più ingenui ai più intellettuali, da quelli eseguiti con qualche sentimento d'arte, a quelli di fattura semplicemente grottesca.
   A distrarre l'occhio da questa faraggine di cose vengono alcune buone pitture, fra cui la Gloria d'Angeli della navata principale e qualche affresco decorante i pilastri, di ottima fattura del secolo XVI, attribuiti da molti al Luino ; ma se 11011 opera sua certo di qualche buonissimo suo imitatore. Nella cappella laterale di destra havvi una Fuga in Egitto, attribuita al Bramantmo ed assai lodata dal Rahn. Ma il quadro che oggidì forma il vanto di Locamo — essendo proprietà del Comune — è di fattura