Canton Ticino e Valli
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Fig. 52. — Sviluppo della ferrovia del Gottardo nella Biascliina.
gallerie elicoidali, viadotti e ponti, mentre la strada rotabile si sviluppa per una serie di gironi ed il Ticino precipita di balza in balza. È ini tratto di paese eminentemente pittoresco che offre al viaggiatore, qualunque sia la via seguita, le più aggradevoli sorprese panoramiche (fig. 52).
All'uscita dalla gola della Biascliina si apre il ridente bacino di Giornico, ultimo lembo della valle Leventina propriamente detta. Giornico è un bel paesotto a circa 400 metri sul livello del mare, con avanzi d'antiche fortificazioni ed un'antica e discreta chiesa parrocchiale. Si trova alquanto discosto dalla stazione ferroviaria, ch'è sulla destra del Ticino, mentre il paese è sulla sinistra. Quivi comincia la coltivazione della vite ed il paese sempre più prende l'aspetto delle campagne italiane. Nelle vicinanze di Giornico due belle cascate, quella della Barolgia e quella della Cramosina, danno vaghezza al quadro. Nei dintorni di Giornico avvenne, il 28 dicembre 1478, una sanguinosa battaglia tra gli Svizzeri d'Uri e di Schwytz e le truppe ducali di Milano: battaglia che fu l'ultimo tentativo, per parte degli Sforza, di riacquisto della valle Leventina e che col favore dei successivi precipitanti avvenimenti ne consolidò del tutto il possesso agli Svizzeri d'oltre Gottardo.
Oltre Giornico la valle si fa sempre meno alpestre, prendendo in tutto il carattere delle valli prealpine lombarde; tanto la strada ferrata che la carrozzabile hanno un tracciato più regolare, meno frequenti per la prima sono i tunnels e per la seconda i risvolti. II Ticino, più blando, scorre in un alveo abbastanza largo nel fondo della valle. Si toccano così i paesi di Bodio. Personico, Poleggio, Pasquerio: quest'ultimo presso la confluenza del Premio, uscente dalla vai di Blegno o di Blenio,