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Parte Seconda — Alta Italia
descrittiva della peste che. desolò Milano e la Lombardia nel 157G; Azzo Besta, che fu tra i più caldi fautori della libertà valtellincse, durante il periodo della rivoluzione contro i Grigioni e clic, stabilitosi col Capitolato di Milano (1G87) il ritorno della Valtellina sotto l'antica dominazione, piuttosto che ritornare — come avrebbe potuto — nella patria oppressa, preferì ritirarsi esule ad Erbanno in vai Camonica, ospite della Repubblica di San Marco; Giuseppe Vincenzo Besta (1753-1832), giureconsulto illustre ed eruditissimo storiografo, che lasciò un largo commento agli statuti della Valtellina.
Coli, elett. Tirano — Dioc. Como — P2 locale, T. nella Praz. Aprica, Str. ferr. a Sondrio.
Villa di Tirano (3501 ab.). — 11 territorio di questo popoloso Comune si trova sulla destra dell'Adda, alle falde sud-est del monte Bombolo, non lungi dallo sbocco della valle Poschiavina. La strada nazionale dello Stelvio, in un lungo rettifilo che comincia, si può dire, al ponte di Tresenda e va fin contro al santuario della Madonna di Tirano, attraversa la parte bassa di questo Comune, le cui frazioni principali si tengono generalmente addossate alle falde ed ai fianchi del monte. Villa di Tirano (450 in.) capoluogo del Comune, è una discreta borgata, nella quale sì distingue sopratutto la chiesa parrocchiale, di belle proporzioni e recentemente ingrandita. Nelle vallette laterali al paese di Villa di Tirano sono da osservarsi le imbrigliature fatte per contenere l'eccessivo pietrame trasportato al basso dai torrenti nei periodi di pioggie dirotte e di piene, con grave danno delle sottostanti campagne.
Delle molte frazioni delle quali si compone il Comune dì Villa di Tirano, meritevole di essere ricordata e Stazzona sulla sponda sinistra dell'Adda, allo sbocco della valletta ilei Rivalone, scendente sul versante settentrionale del monte Padri! o Colma di Tri vigno. La chiesa parrocchiale di Stazzona ha buone pitture del seicento e negli ultimi anni vi fu trasportato un affresco del Valorsa che ornava la cappelletti della Madonna della Neve, cadente in rovina. L'affresco rappresenta la Madonna adorata da quattro Santi, ed è di ottima fattura. Il trasporto su tela, egregiamente riuscito, fu fatto a spese di privati con un aiuto del Ministero della pubblica istruzione. Dell'antichità cospicua di Stazzona si hanno molte prove, tra cui uua lapide sepolcrale, scavata in quei paraggi nel 1872, ora conservata nel Museo archeologico di Sondrio e recante la seguente iscrizione: Politico — Germani F. — A. Cusscie— G?-aecj F. — Camunnis — Medussae — Graecj F. Sorori — Hic — Stbi sunt. Nel medioevo a Stazzona era il castello di San Giacomo, del quale esistono ancora ruderi vistosi, già posseduto dai De Capitanei bianchi.
Altre frazioni di Villa di Tirano sono : Motta, Santa Cristina, San Rocco ed una quantità minuta di casolari sparsi per la montagna o nell'ubertoso fondo della valle accuratamente coltivato.
Il territorio di Villa di Tirano produce viti in abbondanza, cereali, foraggi, alberi da frutta; nella parte alta si trovano ricchi castagneti e superiormente a Stazzona boscaglie cedue di qualche importanza e vasti pascoli. L'allevamento del bestiame e la coltura della vite sono le massime industrie locali. Da Stazzona, mediante un breve sentiero per la frazione di San Giacomo, si raggiunge, al Crisalba (715 in.), la strada nazionale dell'Aprica, per la quale facilmente si discende, percorrendo la valle di Corteno, ad Edolo in vai Camonica nella provincia di Brescia.
Coli, elett. Tirano — Dioc. Como — P2 locale, T. a Tirano, Slr. l'err. a Sondrio.