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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Sondrio
   4-25
   (ìleno (2S52 tu.). Risalgono questa valle due sentieri, dei quali uno, per la valletta di Pila, conduce al passo di Beivi® o della Bergamasca (2031 111.) e, attraversando un liiipil nevaio conduce nella vai di (ìleno e di là a Yiliniuoro in vai di Scalve; 1 altro, che passando per le alpi o grassi di Campo, conduce al passo del Venerocolo (2314 ni.), e per la valle Yenerocolina a Schilpario, in v alle di Scalve. Infine da Tresenda si stacca la strada nazionale dell \pnca, costrutta dagli Austriaci negli ultimi anni della loro dominazione e percorsa, per la prima volta, dalle truppe della divisione Cialdini e dai Cacciatori delle Alpi nel 1859. 11 valico dell' Vprica è a USI metri dal livello del mare, in posizione fidentissima ed all'albergo Negri si trova 1 ufficio postale e telegrafico. L'Aprica, o /appelli d'Aprica, come anticamente diceva si, è uno dei valichi più antichi e frequentati, tra le Prealpi Orobie, le Catnonìc e la Valtellina. Quivi passarono molte volte gli eserciti che invasero la Valtellina, dai tempi piti antichi lino ai nostri, nei quali è memorabile il passaggio di Macdonald, proveniente, nel cuor dell'inverno, dallo Spinga per recarsi nell'alto Bresciano e nel Trentino.
   L'inno storico. — Testimone d< (l'antichità di Teglia è la massiccia torre del Castello, considerato come l'edilizio più vetusto della Valtellina. 1 ìli io era detto il paese clic sorgeva intorno a quella torre, e da 'fillio, municipio al tempo di Boina, vuoisi abbia preso il nome l'intera vallata, o Viti Tillinu.
   Incerte ed oscure sono le notizie clic si hanno intorno a Teglio nel periodo fendale; più sicure sono quelle che ne parlano nel periodo comunale, dacché si ha per positivo che Federico Barbarossa, a premiare i Comaschi della loro devozione alla sua causa, fra le altre cose assegnò Teglio e parecchie terre della Valtellina alla città di Como. Che Como, in quel periodo turbinoso di guerre e d'avvenimenti, si sia trovato in grado di poter fruire dei vantaggi che la donazione imperiale le arrecava, esercitando in Teglio e le altre terre i diritti feudali, non appare dalle memorie rimaste del tempo. Positivo invece, è, che su Teglio esercitavano allora e continuarono ad esercitare, fino al principio del secolo XY1, diritti fendali ed ecclesiastici gli arcivescovi di Milano. In che consistessero questi diritti esattamente non si conosce; mala cosa è confermata dal fatto che gli Umiliati, mandati dall'arcivescovo di Milano ad amministrare la chiesa di Teglio, vi si stabilirono nel convento di Sant'Orsola. Si conoscono vani atti dai quali risulta la dipendenza della chiesa di Teglio dalla Curia di Milano, ed il Quadrio ed il Canti confermano 1 esistenza effettiva di tale dipendenza.
   Questa soggezione, comunque fosse, 11011 impedì a Teglio di reggersi in forma comunale, con statuti proprii, che ebbero vigore Uno al 1533, e con una larga autonomia, che durò Uno all'annessione della Valtellina alla Repubblica Cisalpina.
   Il Comune di Teglio era governato da un Consiglio di 12 anziani, oltre i consoli delle così dette vicinie di Vprica e di Carena, e mandava come i terrieri 1111 proprio rappresentante al Consiglio generale della valle. Barante la dominazione viscontea e degli Sforza, ed anche sotto il governo dei Grigioni, Teglio ebbe un podestà proprio, detto anche pretore. Questo ufficio cessò nel 1798, anno nel quale, per ciò che riguarda l'amministrazione giudiziaria, il Comune di Teglio fu aggregato a Ponte ; ora trovasi aggregato a Tirano.
   F11 in Teglio che il 24 giugno 1512 i mandatari della Valtellina giurarono fedeltà ai Grigioni, a patto di conservare tutti i loro privilegi e statuti e di mandare i proprii rappresentanti alla Dieta delle Tre Leghe. L'avere i Grigioni violate slealmente tali condizioni, fu causa della sanguinosa rivolta del 162(1 e di tutti i guai che per essi ed anche per la Valtellina ne seguirono.
   Teglia ha dato alcuni cittadini illustri, la fama dei quali ha sorpassato i confini della nativa vallata. Ricordiamo fra i maggiori. Andrea Guicciardi, illustre medico che insegnò nello Studio di Pavia e ne fu rettore (1476-1552); Filippo Besta, che nel secolo XVI, tenne cariche importanti nel Ducato di Milano e lasciò una viva storia