Mandamenti e Comuni del Circondario di Sondrio 4-25
un patrizio, Maria Omodei, raccolta da cronisti contemporanei o quasi. Il fatto miracoloso sarebbe avvenuto la mattina del 29 settembre 1 504, mentre l'Omodei s'aggirava a diporto nelle vicinanze di Tirano Rientrato in paese egli si recò nella chiesa parrocchiale di San Martino, ove narrò al popolo la visione avuta; e siccome la folla riunita lo sbeffeggiava, egli si recò alla propria casa, ove, giusta le parole dettegli dalla Vergine, rinvenne un suo fratello già affetto da grave malattia completamente risanato. 11 miracolo allora parve a tutti evidente e si deliberò subito fra i maggiorenti di Tirano di erigere un santuario sul luogo o ve, sec on d o l'afl e r m az io ne del-l'Oinodei, sarebbesi mostrata la miracolosa visione.
I lavori per l'erezione di questo santuario vennero cominciati nell'anno 1503; ma non si conosce chi ne abbia dato per il primo il disegno. Venanzio De Pagavo nelle sue memorie manoscritte intorno alla vita ed alle opere di Bramante ila Urbino in Lombardia. che si conservano nell'archivio della Consulta archeologica milanese, dice che al sommo artista venne presentato, onde lo esaminasse, il disegno di questo santuario, e ch'egli lo approvò in ogni sua parte. Da ciò si può riferire che autore di tale progetto sia
uno dei migliori discepoli usciti _________
dalla scuola del Bramante, che
dallo stile del maestro ha tratto Fig 46' ~ Til'ano : ?antua/\° ,]ella MaJonna
molto per questo suo lavoro; (da foto=rafia''
mostrante anche oggidì nella
parte non deturpata dai restauratori imperiti e dalle sovrapposizioni barocche, le fresche eleganze del Rinascimento detto bramantesco. La facciata, sebbene non compiuta, è intonata allo stile fondamentale dell'edilìzio. Ricca d'ornati elegantissimi del Cinquecento è la porta maggiore; uè senza pregio sono gli stipiti e le scolture della porta laterale sulla via nazionale. Nell'interno la chiesa è a tre navate, che, secondo l'indole dello stile bramantesco, sarebbero svelte ed eleganti, se nella vòlta e nelle arcate non fossero orribilmente deturpate dalla sovrapposizione di stucchi barocchi, di un gusto
sì....... barocco che di più non sì potrebbe. Di colossali proporzioni — sproporzionate
alla capacità stessa del tempio — è l'organo coll'annessa cantoria in legno intagliato; un vero trionfo di quest'arte decorativa, che appunto nelle vicine valli del Bergamasco trovò nei secoli XVI, XVII e XVIII, per opera principalmente dei Fantoni ili Rovetta e d'altri loro discepoli ed imitatori, largo campo di applicazione. L'organo della Madonna di Tirano è per le sue proporzioni, per la finezza, il buon gusto, la varietà degl'intagli,