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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alla Italia
   Fig 45. — Tresivio: Santuario della Santa Casa (da fotografia).
   santuario nel mese di settembre vi ha grande concorso di popolo da ogni parte della vallata, da Tirano, da Grosio e da Sondalo particolarmente.
   Frazioni immediate del Comune di Tresivio sono : San Tommaso, Sant'Antonio, Sant'Abbondio, Piazza, Pie da, ecc.
   Il territorio di Tresivio, fertilissimo, dà vini eccellenti, cereali e frutta; nella regione alta si hanno belle boscaglie di castagni e cedui, nonché vasti pascoli.
   Cenno storico. — Tresivio ed i suoi dintorni sono ricchi di memorie storiche. In Tresivio, nel 1871, mentre si stavano scavando le fondamenta di una nuova casa in via Piazzi si rinvenne una lapide in granito, che l'archeologo Carrsen dell'Università di Berlino, il quale ebbe a studiarla, dichiarò per etnisca e ne interpretò l'iscrizione così: Z. Esiet L.Lepalial, dicendola l'iscrizione sepolcrale d'una donna etnisca a nome Esia. Questa lapide, se l'interpretazione del dotto tedesco è l'esatta, segnerebbe il punto più settentrionale nel quale, circa dodici secoli prima dell'era volgare, era giunta ia dominazione o l'influenza etnisca.
   Sulla rupe già descritta, detta il Calvario, si veggono ancora gli avanzi di un antico fortilizio. Era quella la rocca di Tresivio, più volte ricordata nelle storie del medioevo ed il luogo sul quale sorgeva, a detta del cronista sondriesc Bèltramolo de Selva, era detto ai suoi tempi Motta di Tresivio. Questa rocca, sempre secondo lo stesso Bèltramolo, fu diligentemente murata nel 1331 per opera di Egidio de Capitanei e di Pamengo Lavezzario, podestà di Sondrio, per riparare ai danni che vi avea recato l'assalto datole, nel 1325, da Franchino Rusca, capo dei Ghibellini comaschi. Nel 1329, ai 9 di aprile, appiedi di questa stessa rupe, nella località detta ancor oggi Piazza, si azzuffarono a sanguinosa battaglia i Guelfi sondriesi, condotti dal De Capitanei, coi Ghibellini comaschi, condotti dal Rusca, il quale, poco stante, coi suoi dovette abbandonare la Valtellina. La rocca di Tresivio fu abbattuta nell'invasione dei Grigioni del 1512.
   Sotto la signoria dei Visconti e degli Sforza, Tresivio fu sede del tribunale supremo della valle e del capitano generale: ciò, salvo breve interruzione, per più d'un secolo e mezzo II palazzo del capitano generale della valle sorgeva sul colle del Calvario»