150 Parte Seconda — Alta Italia
silicico. Sono affini a quelle di Montecatini in Toscana, di Carlsbad in Boemia, di Ragatz in Svizzera, di Bormio e di Santa Caterina di Yalfurva, in Valtellina,
La valle del Masino, descritta ed illustrata con splendide monografie dallo Siber-Gysi, dal Ball, dal Lurani, dal Marinelli, dal Kennedy e da altre celebrità dell'alpinismo, è, si può dire, un campo classico per ascensioni alpine della più grande importanza. Primeggia fra esse quella del Disgrazia, la quale si può compiere tanto partendo da Cattaeggio e risalendo la valle del Sasso Bissolo scendente direttamente dal gran monte, quanto partendo dal Masino e raggiungendo l'alpe di Preda Rossa. Di grande utilità agli alpinisti che tentano l'ascesa del Disgrazia dalla valle del Masino, è la capanna Cecilia, fra la morena laterale del ghiacciaio e la cresta che divide la valle del Mello da quella di Preda Rossa. È a 2572 111. dal livello del mare e fu costrutta per iniziativa del Lurani e del signor Albertario, provetti alpinisti, che ne fecero dono alla sezione milanese del Club Alpino Italiano. La capanna Cecilia può dare comodo ricovero a cinque o sei persone, ed è orinai la stazione di pernottamento a quanti alpinisti affrontano la imponente vetta e le non meno importanti cime circostanti, quali le cime dì corno Bruciato (3115 m.), la Bocchetta di Preda Rossa (2835 in.), il passo di Corna Rossa (2839 in.), la capanna del Disgrazia (2800 in.), il passo di Mallo (2991 m.), ecc. Non va scordato che la vetta del Disgrazia, dominante tutte le altre, è a 3078 metri dal livello del mare.
Altre escursioni che si possono compiere in Val Masino e pittorescamente descritte dal Lurani sono quelle del pizzo del Ferro (3300 m.) per la valle omonima; del pizzo Ligoncio (3032 m.), del passo di Bondo (3117 in.), per il quale si discende in Enga-dina ; il pizzo Porcellizzo (3074 m.) passando per la valle e casere omonime; il Badile (3307 m.), la punta Torelli (3132 in.), il monte Spluga (2844 ni.), la cima del Calvo (2955 in.) e parecchie altre ; superfluo il dire che da tutte queste vette si godono panorami svariatissimi e sorprendenti.
La valle, del Masino offre agli escursionisti guide provette e sicure, portatori avveduti e forti. Sono gente ottima, seria, semplice, ospitale, provata ad ogni fatica, ad ogni disagio. Parlano fra di loro un dialetto che si scosta in qualche parte dal lombardo pretto, parlato generalmente in Valtellina, e che si accosta invece al ladino o romancio della vicina Engadina. Nei discorsi degli abitanti di Val Masino e vallette circostanti, fra parole lombarde ed italiane, spuntano di frequente voci perfettamente latine ed anche teutoniche. Le donne di Val Masino e vallette circostanti hanno un costume loro proprio, tradizionale; portano sottane di stoffa grossolana di lana di filo, ornate, in fondo da una larga striscia di panno scarlatto; ed invece di averle strette ai fianchi, come ora generalmente si usa, le liauno raccomandate alle spalle, mediante corte bretelle, per lo più di color verde; mostrano perciò la vita cortissima ed hanno il grembiale allacciato sopra al seno. Gli uomini di Val Masino e territorio circostante emigrano facilmente in Isvizzera ed altrove. A Roma ve n'ha di questi Valtellinesi, una relativamente cospicua colonia esercitante per lo più il mestiere del facchino e del panettiere. Il duca Grazioli, morto anni sono a Roma, arcimilionario, e che vendette alla Casa reale d'Italia la tenuta di Castel Porziano, era figlio di uno di questi umili e laboriosi valligiani, nativo precisamente del paesello di Caspona ed iniziò la sua fortuna in Roma esercitando in grande il panificio.
Mandamento di PONTE IN VALTELLINA (comprende 5 Comuni, popol. 9618 ab.) — Il territorio del mandamento di Ponte in Valtellina si stende ad oriente di Sondrio ed è formato dalla gran conca che è compresa fra il pizzo Scalino, contrafforte meridionale del gruppo del Bernina, ed il Redorta e sue appendici, uno dei gruppi maggiori della catena orobica, conca percorsa nel mezzo dall'Alida. Il mandamento di