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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Sondrio
   4-25
   A tergo di Delebio scopresi la pittoresca valle di Lesina, percorsa dall'omonima fiumara, scendente dai nevai settentrionali del Legnone. La valle di Lesina è in particola r modo ricca di boschi secolari e di magnifici pascoli; sulle creste attorniatiti questa valle vivono ancora dei camosci e nei boschi più alti, che coprono il dorso del Legnone, si rintanano — dicono i valligiani — gli ultimi orsi rimasti nella regione.
   Da Delebio si parte il sentiero, che percorrendo la valle di Lesina, conduce alla vetta del Legnone. La strada è mulattiera fino alla Coserà del Legnone, indi il sentiero si fa sempre più malagevole fino alla Bocchetta; di Là, per affrontare l'ultima piramide, si passa sul versante sud e conviene arrampicarsi per la ripida roccia. È un tratto di pochi minuti, ina assai difficile e faticoso. I»a Delebio alla vetta si possono calcolare S ore di cammino. 11 panorama che si gode dal Legnone è dei più vasti che offrano le prealpi lombarde e può gareggiare coi più celebrati che si hanno dalle grandi vette alpine propriamente dette. Esso abbraccia tutta la catena delle Alpi dal-TOrtler al Monviso; buona parte della valle del l'o, dalle prealpi all'Apennino: senza dire dei panorami immediati della Valtellina e della valle del Liro, dei laghi di Como e di Lugano, della Vallassina e della Valsassiua; un complesso cioè indescrivibile di quadri e di impressioni sorprendenti. Sulla vetta del Legnone (2610 m.) si trova ancora la lapide segnante il confine fra l'antico Ducato di Milano e la Valtellina.
   Cenno storico. — Delebio è luogo storico e di certa antichità. Nel medioevo e nelle memorie che si hanno del periodo feudale, questo borgo era designato col nome di Adelehium ed Alebium. Nel luogo ancor oggi detto Badia esisteva un monastero dedicato a San Giorgio, che fu distrutto nel 001. Poco lungi da Delebio si mostrala località detta la Fossa dei Veneziani. Quivi avvenne, il 26 e 27 novembre 1432, una fierissima battaglia fra l'esercito veneziano, comandato dal provveditore Giorgio Cor-naro, e le truppe di Filippo Maria Visconti, comandate dal Piccinino e da Pietro Brunoro, parmense. I Veneziani, che con rapida mossa da Bergamo erano discesi in Valtellina, per il passo di San .Marco, nella prima giornata di quel memorando combattimento misero a mal partito le truppe ducali. Senonchè al giorno seguente, sopraggiunto il condottiero valtellinese Stefano Quadrio con un forte nerbo di truppe paesane a rinforzo dell'esercito ducale, per virtù di queste principalmente i Veneziani furono sanguinosamente sconfitti. Il Lavezzari, forse esagerando, fa ascendere a 5000 il numero dei Veneti morti in questa battaglia ed a 2500 i prigionieri, fra i quali lo stesso Cornare. 11 Dolfin, cronista veneziano e contemporaneo, attribuisce il merito della vittoria al saldo valore dei Valtellinesi. Filippo Maria Visconti, in ringraziamento della vittoria ottenuta, fece erigere nella chiesa parrocchiale di San Domenico, una cappella dedicata a Santa Maria della Vittoria: trasformata poi nel rifacimento a cui fu soggetta la chiesa verso la metà del secolo scorso.
   Nell'attuale chiesa di Delebio si venerano le ceneri di Sant'Agrippino, vescovo di Como, uno dei primi predicatori del Cristianesimo in queste regioni e che si ritiene nativo di Delebio. Vi furono trasportati quegli avanzi nel 1781-, quando venne soppresso il monastero dei Cistercensi all'Acquafredda, ove prima riposavano e dove per lunga tradizione erano venerati.
   Una particolarità di Delebio è il costume, assai pittoresco, che indossano le contadine del territorio circostante nei giorni festivi o nelle ricorrenze di feste famigliari.
   Coli, elett. Sondrio — Dioc. Como — P2, T. e Str. ferr.
   Dubino (72S ab.). — Si trova il territorio di questo Comune allo sbocco della Valtellina, sul ricordato Tian di Spagna, territorio conquistato dalle secolari alluvioni dell'Adda sul lago di Como. — Dubino (228 in.), capoluogo del Comune, si trova sulla destra dell'Adda, alle falde sud-ovest del monte Passetta (1746 m.), contrafforte occidentale dello Spinga, non lungi dal bivio che fa la strada nazionale, dirigendosi con