Mandamenti c Comuni del Circondario di Sondrio
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la valle del Bitte d'Albarello per amenissime località, s'innalza rapidamente fra foreste d'abeti e di larici fino al Dosso Gerico, gruppo di capanne in alta (1230 m.) e stupenda posizione. Di là, risalendo uno sperone del monte A/zarini, la strada raggiunge, fra alti dirupi, d passo detto di San Marco (l'JSó ni.), vicino al quale è la cantoniera-rifugio, detta Cà di San Marco, con osteria e letti per riposare. Da Cà di San Marco, per vai Mora, si scende ad Averara in vai Breinbana, bau Pellegrino e Bergamo, impiegando da Morbegno al passo circa 5 ore e mezzo. La strada di San Marco, dichiarata per legge provinciale, è la migliore e meno alta fra quante attraversano la catena orobica. l'I nn valico che ha la sua storia. Fu nel passato frequentatissimo. Di là transitavano in gran copia le mercanzie che dagli Stati veneti di terraferma spedivansi pei valichi dello Spinga, del Septinier e del Maloja in Isvizzera e nella Germania centrale. Nel trattato d'alleanza concluso tra la Repubblica di Venezia ed i Grigioni — allora in possesso della Valtellina c'era l'obbligo pei Grigioni di rendere carreggiabile la strada di San Marco sul versante valtellinese. l a mancanza dei (
La Valle di Gei-ola ed il Pizzo dei Tre Signori.
Da Morbegno pure si stacca il sentiero mulattiere) clic percorrendo la valle occidentale di lìitto o valle di Gerola — assai pittoresca, selvaggia e nella state freschissima — sale al passo di Gerola ili 3 ore e di là, in quasi 4 ore, alla vetta del pizzo dei Tre Signori (2531 in.t, ascensione non difficile nè pericolosa, nò di eccessiva fatica, tanto che vi si cimentano ogni anno comitive di signore e signorine.
Dal pizzo dei Tre Signori si ha nn panorama superbo sulla valle Brembana, della quale si può seguire il corso del fiume lino al punto in cui si getta in Adda; di là si vedono Bergamo, Treviglio, Crema e Cremona, e nello sfondo dell'orizzonte si pro-tifano le vette azzurrognole degli Apennini di Piacenza. \d occidente si domina la Valsassina fino a Lecco, qualche paese del lago di Como, i laghetti della Brianza e le macchie biancastre che segnano le località di Milano, di Monza, di Novara; qualche tratto del lago di Lugano e fin anco Pallanza sul lago Maggiore. Questo punto, come l'altro di consimile denominazione in Val Camonica,fu cosidetto, perchè ivi convergevano i contini delle tre dominazioni Stato di Milano, Stato veneto e Stato dei Grigioni in Valtellina.
Albarello per San Marco (421 ab.). — Come il suo nome lo indica, il territorio di questo Comune si stende nella valle orientale del Bitte, detta appunto Bitta cV Albarello, sulla strada che da Morbegno conduce al passo di San Marco. Il capoluogo del Comune, Albarello, è un nucleo di alpestri casolari a 90G metri dal livello ilei mare, in amenissima posizione. Frazioni di questo Comune sono i casolari di Sertari e quelli che attorniano il piccolo santuario della Madonna delle Grazie, pur questo sulla strada per il passo di San Marco. Nulla di notevole sotto il rapporto storico ed artistico in questa località.
Il territorio di Albaredo per San Marco è specialmente ricco di boschi di larici e d'abeti, dal cui legname quella popolazione trae la sua maggiore ricchezza; vi sono pure pascoli estesi dai quali si ritrae eccellente formaggio dolce detto del Bit/o e nella parte bassa boscaglie cedue e di castagni. Le coltivazioni possibili in questa valle del Bitte, fresca, ombrosa ed umida, sono la segala, le patate e in qualche luogo anche il frumento ed il granturco.
Colf elett. Sondrio — Dioc, Como — P2, T, e Str. ferr. a Morbegno