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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Seconda — Alta Italia
   al quale gli abitanti della vai Malenco attribuiscono efficacie miracolose, onde in una domenica d'agosto vi è grande concorso di devoti, e particolarmente di devote, da tutti i monti, baite e paeselli circostanti.
   Escursione importante e piacevole assai, da Chiesa è quella al lago Palù, pittoresco lago alpino a 1935 metri sul livello del mare, giacente in un'insenatura fra il monte Motta (2336 m.) ed il monte Nero (2912 ni.),nel gruppo del Bernina. Vi si sale da Chiesa per comodo sentiero, fra boschi di betulle e di pini, in 3 ore o poco più; intorno al lago sono pascoli verdeggianti e cupe pinete, fronteggia a nord il lago il fianco dirupato del monte Nero.
   Il lago non ha apparentemente alcun emissario, nò ha tributa ri i: le sue acque hanno una temperatura abbastanza elevata, tanto clic nella state vi si può prendere, senza pericolo, il bagno. È ricchissimo di pesci : vi abbondano trote e vi si trovò, cosa singolare, una grossa anguilla che fu inandata al Museo di Storia naturale dell'Università di Pavia. In riva al lago Palù fu costrutta una piccola casetta, (li proprietà, ora, d'un albergatore di Chiesa, il quale la concede a quelli fra i suoi clienti che vogliono ritirarsi lassù per qualche giorno in cerca di quiete profonda. Pochi pastori nella bella stagione abitano le baite che circondano la conca del Palù, la quale, nella maggior parte dell'anno, è completamente disabitata e silenziosa.
   Dal lago Palù si giunge in poco tempo e con poca fatica sul monte Motta, da cui si lia uno stupendo colpo d'occhio sulla valle Malenco, sul Disgrazia ed il pizzo Scalino. Più lunga e faticosa è dal Palù l'ascensione al monte Nero, passando per il ghiacciaio di Scerscen o per quello di Eellaria. Dalla sommità del monte Nero si dominano giù nel fondo le vedrette di Scerscen, la Sella, il Itoseg e tutte le circostanti vette del Bernina, senza dire del Disgrazia, maestosamente torreggiante a sud-ovest, e dello Scalino a sud-est. Altre passeggiate interessanti da Chiesa sono quelle della valle del Giumellino, di Sassersa e le salite all'alpe di Acquanera ed allo Scalino per Caspoggio.
   Ma la passeggiata monstre, che ha per punto di partenza Chiesa, è l'ascensione al pizzo Bernina per la valle Lanterna e la Capanna Marinelli. Per compiere questa escursione alpinistica di primo ordine, da Chiesa si va a Lanzada, ove, raggiunte 111 breve le falde della montagna, si salgono le ripidissime pendici fino al maggengo 0 pascolo di Frangola (1600 111.), ampia distesa di praterie naturali, contornata da uno sfondo di boscaglie e di vette alpine della maggiore severità. La Lanterna, ripido torrente che per salti e cascate porta le acque colanti dalle vedrette di Scerscen al Mallero, corre rumorosa nel fondo della valle, di cui 11011 turba la quiete solenne se 11011 il cupo lontano fragore delle acque cadenti e scroscianti fra massi enormi di macigno» È fra queste rocce che si aggirano i cavatori d'amianto, di cui i maggiori depositi si trovano nella contigua vai Brutta.
   Dai maggenghi di Franscia, tenendo sempre il versante occidentale della valle Lanterna, si giunge all'alpe di Campaccio (1824 111.) ultimo limite della vegetazione utile ; di là, proseguendo verso nord, sempre tenendo la valle Lanterna, si sale all'alpe di Scerscen, morena frontale dell'omonimo ghiacciaio, si passa all'alpe Musella (2066 111.), ricca di pascoli e di baite, sempre nel limite del ghiacciaio e di là, per la Bocchetta delle Forbici (2662 111.) a nord del Sasso Moro, attraversando un lungo tratto di vedrette, si arriva alla Capanna Marinelli, costrutta su 11110 sprone di roccie che dalla cresta Azzurra si spinge a mezzodì sul ghiacciaio di Scerscen. Il tragitto da Chiesa alla Capanna Marinelli non richiede meno di 8 ore, anche per gli alpinisti bene allenati. Questa sorge a 2812 metri dal livello del mare ed è il più alto rifugio delle Alpi Pietiche. Venne costrutta nel 18S0 per iniziativa e per le speciali cure dell'ardimentoso alpinista valtellinese Damiano Marinelli- È ili solida muratura ed ha (lue camere» una colle pareti foderate in legno ed una soffitta. La Capanna Marinelli è reputata fra i migliori ricoveri alpini e può dare alloggio a 14 persone, comprese le guide. Ila