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Parte Seconda — Alta Italia
castelli che i G-rigioni stimarono utile di demolire. Da Andevenno si penetra nella così detta valle del Eocco o del Bogo, percorsa da un torrente, che nelle sue piene rapide, impetuose danneggiò gravemente più volte Andevenno e fu causa della decadenza di questo storico paese, decadenza di cui profittò il vicino e più sicuro Castione.
Il territorio di Castione Andevenno, che si presenta come un prolungamento della famosa pendice di Sassella, è, come quello della contigua conca sondriese, coltivato fin dove è possibile a viti, dalle quali si ritraggono vini in bontà pari a quelli di Sondrio. Abbondante è pure il prodotto delle castagne e del legname, che si toglie dagli alti boschi del monte Arcoglio e del Canale. Sonvi pure ottimi pascoli, che favoriscono l'allevamento del bestiame e la fabbricazione di burro e formaggio, in quantità rilevanti.
Cenno storico. — Le cronache valtellinesi di Beltramolo da Selva, fanno particolarmente cenno dei castelli del Larice e del Leone, che difendevano la pieve di Andevenno. Il castello di Larice fu in gran parte rifatto nel 1331 per ordine di Egidio De Capitanei; dal castello del Leone ne venne l'attuale Castione. Appartenne molto probabilmente ad uno di questi castelli un grosso pezzo di pietra oliare ben lavorato, con un'iscrizione in caratteri gotici datata dal 1361, che si trova in luogo.
Coli, elett. Sondrio — Dioc. Como — Pl a Sondrio, T. e Str. ferr. locali.
Cedrasco (415 ab.). — Si trova il capoluogo di questo Comune a 301 metri d'altezza, presso la sponda sinistra dell'Adda, allo sbocco in questa valle, dalla lunga e selvaggia vai Cerva — percorsa dal torrente Cedrasco — valle, che sale essa pure al Corno Stella ed al passo del Cervo, fra questa punta ed il monte Cervo. Era uno dei passi anticamente più frequentati tra la Bergamasca e la Valtellina.
Cedrasco capoluogo del Comune, il cui territorio si stende tutto per la vai Cerva, è un villaggio di meschina apparenza che nulla oifre di notevole al visitatore. Da Cedrasco, è agevole, per una buona strada mulattiera recentemente aperta, a zig zag, fra bellissime boscaglie cedue e castagneti, l'ascesa ai pascoli (in Valtellina detti maggenghi) di Foppe, di Campelli ed all'alpe d'Arale, da cui si parte un sentiero che conduce alla vetta del monte Vespolo (2385 ni.) coperte di pascoli e di secolari pinete. Dalle vette di Arale si ha un panorama stupendo sulla Valtellina, sulla prospiciente massa del Disgrazia e sullo sfondo della vai Maiolico fino al Disgrazia, mentre a mezzodì si alzano imponenti le vette del Corno Stella, del Bedorta, del pizzo del Diavolo, i maggiori massicci delle Orobie.
La tradizione vuole che nei boschi secolari della vai Cerva vivessero numerose mandre di cervi, dalle quali la valle avrebbe tratto il suo nome. Il territorio di Cedrasco produce poca segala e patate; castagne, legname e foraggi in abbondanza. L'allevamento del bestiame vi è molto favorito.
Coli, elett. Tirano — Dioc. Como — P3 a Berbenno di Valtellina, T. e Str. ferr. a San Pietro
(fraz. di Berbenno di Valtellina).
Chiesa (1564 ab.). — Questo paese, che si trova a 962 in. sul livello del mare, è il capoluogo della vai Malenco.Una comoda strada carrozzabile, eminentemente pittoresca, da Sondrio conduce in circa tre ore a Chiesa, diramandosi a Torre di Santa Maria per Caspoggio ed a Chiesa per Lanzada in vai Lanterna.
Chiesa si trova su di un piano alquanto rialzato dal fondo vero della valle, al punto di confluenza di tre belle vallate, discendenti l'ima dalle erte pendici del Disgrazia e della vai Sassersa ; l'altra, che è la vai Malenco propriamente detta e che si spinge fino all'insellatura del Muretto, passaggio frequentato tra il Disgrazia ed il Bernina per l'Engadina; e la terza è la vai Lanterna che discende dai fianchi occidentali del Bernina ed alla quale si uniscono prima di Lanzada, le valli di Campo Moro e di Campogrande, scendenti tra il Bernina ed il pizzo Scalino. Splendide praterie d'un verde intenso e fitte, secolari boscaglie di pini e di faggi, coprono i monti circostanti a