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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia ili Sondrio
   861
   Tessitura casalinga. — Quest'industria, sebbene non sia esercitata tutto l'anno, ma solo nei mesi invernali, nei quali le intemperie e le nevi impediscono i lavori campestri, è mediocremente diffusa ili tutta la provincia ed è generalmente esercitata dalle donne. È cosa difficile il valutare l'estensione ed il prodotto di tale industria, clie si svolge, ben di sovente, tanto nella produzione clic nel consumo, al di fuori di ogni possibile indagine, fra le pareti degli abitacoli eli quei poveri montanari; tuttavia, approssimativamente, si danno in attività nella provincia di Sondrio circa 660 telai, dei quali 104 per tessuti dì lana, 514 per canape e lino, 45 per materie miste, nelle quali vanno compresi ì così detti MJorci — specialità locale della Valtellina — vale a dire copertoni da campagna e da letto, composti di listerelle di pezze di vani colori, combinate nella tessitura con filo di canapa da scarto. Queste coperte, grossolane e pesanti, sono particolarmente usate dai molti vetturali e carrettieri che si trovano in Valtellina e dai contadini nelle baitr durante la stagione dell'alpeggio.
   5. Industrie Diverse. — Setto questo titolo vanno comprese innanzi tutto le concerie di pelli,delle quali in provincia di Sondrio se ne contano 7, nei Comuni di Hormio, Chiavenna, Delebio, Alorbegno, Sondrio e Tirano. Ma più che la lavorazione delle pelli, vi è attivo il commercio di esportazione delle pelli gregeie che ili tutta la Valtellina si fa per un valore considerevole, tanto per l'Italia che per altre parti d estero Si calcola che il commercio delle pelli greggie frutti alla Valtellina un'entrata di circa .80,00 lire.
   Cartiere. — Fino a pochi anni or sono esistevano in Valtellina 3 cartiere, avanzo d'un maggior numero esistente nel passato. La produzione delle grandi fabbriche, a macchine continue e perfezionate ha uccise una per una le piccole, modestissime e primitive cartiere valtellinesi. Attualmente in Valtellina, ove, per tante circostanze locali, la fabbricazione della carta potrebbe trovare grande incremento, non esiste che una sola fabbrica di carta ordinaria da impacco a C'osio Valtellino. Questa fabbrica ha 2 motori idraulici con 7 cavalli di forza e produce annualmente circa 3500 quintali di carta.
   Tipografie e litografie. — Le statistiche ufficiali assegnano alla provincia di Sondrio 7 officine tipografiche e litografiche; di queste 2 sono a Chiavenna, 1 a Morbegno, 3 a Sondrio, 1 a Tirano. Le sole tipografie di Chiavenna e di Sondrio hanno macchine tipografiche propriamente dette, le altre sono provvedute ili soli torchi.
   Segherie. — La segatura del legname, abbondante in Valtellina, ha dato vita ad un'industria di una certa importanza. Esistono nella provincia di Sondrio 59 segherie ripartite in 29 Comuni, nelle quali è impiegata una forza motrice idraulica d'oltre 3U0 cavalli. Circa 150 operai si applicano a quest'industria.
   Fabbriche di mobili. — In Tirano esìste una notevole fabbrica di mobili di uso comune, fornita di buone macchine ed animata da un motore idraulico della forza di S cavalli. I legni impiegati nella lavorazione appartengono alla flora locale: larice, pesco, ciliegio, noce e pomo. Vi si fabbricano, oltre che mobili, serramenti e parquets.
   Fabbrica di barili. — Esiste in Chiavenna una fabbrica di barili per il trasporto della birra, con un motore idraulico della forza di 12 cavalli, una sega continua, due
   piallatrici meccaniche ed altre macchine-utensili.
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   Per quanto montuosa e dotata di un clima sovente molto aspro e variabile, la provincia di Sondrio appartiene pur essa al novero delle regioni essenzialmente agricole. È nella terra, per quanto ingrata o difficile a lavorarsi, or minacciata dalle inclemenze della stagione, or dalla improvvisa violenza dei corsi d'acqua, che il Valtellinese vede la fonte massima della produzione del territorio, il quale sotto il rapporto agricolo, presenta caratteri specialissimi di topografia e di produzione nelle tre zone in cui lo si può considerare diviso, cioè: a) la zona dei monti; b) la zona del colle; c) la zona del piano.
   113 — la Patria, voi. II.