Provincia ili Sondrio
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rendita approssimativa di lire 9783. — 4° Sussidi dotali, pei quali esistono legati in Morbegno e Sondrio, con un capitala di lire 30,025 ed un reddito complessivo di lire I8S2. — 5° Sussidi per istruzione e posti di studio, con tre legati all'uopo nei Comuni di Cajolo, Sondrio e i\Iorbegno, un patrimonio complessivo di lire 8G21 ed un reddito di lire 412. — tì° Cucine economiche, delle quali ne esiste una in Sondrio, con un patrimonio di lire 11.09G ed un reddito di lire G10. — 7° Istituzioni elemosiniere, esistenti con numerosi legati in molti Comuni, per un patrimonio complessivo di lire 177,711, amministrato dalle singole Congregazioni di carità. - - 8° Monti di pietà per prestiti sopra pegno, dei quali ne esistono in Valtellina 2: uno a Tirano, amministrato dalla locale Congregazione di carità: l'altro a Morbegno, incorporato ìieH'ainuiiiiistrazione del Luogo Pio Elemosiniere. — 9 Monti Granatici, istituti di aiuto all'agricoltura, esistenti a Dazio, Povero Valtellmo, non più rispondenti — per le variate condizioni commerciali, economiche e stradali della regione — al loro scopo primitivo ed aspettanti quindi una piti utile trasformazione delle loro Tavole di fondazione. Complessivamente questi tre istituti dispongono d'un capitale ili lire 7513 ed un reddito annuo di lire338, amministrato dalle locali Congregazioni di carità.
Oltre di ciò la provincia di Sondrio spende annualmente per il mantenimento dei maniaci nei ìnanicomii di Como e Peggio Emilia lire 50,000: pel mantenimento degli esposti lire 31,500; per il mantenimento di 3 letti nell'Istituto Oftalmico di Milano lire 1800.
IV.
Industria, agricoltura, climatologia.
Molte e complesse cause, residenti in parte negli avvenimenti politici e turbinosi ai quali negli ultimi due secoli, la Valtellina fu soggetta, ed in parte dall'isolamento a cui, si può dire, la condannava la mancanza quasi assoluta di strade rotabili o di rapide comunicazioni tino a pochi anni or sono, impedirono alla Valtellina ili diventare una regione essenzialmente industriale e manifatturiera, come l'enorme forza che si potrebbe trarre dalle acque copiose, perenni dei suoi fiumi, dalle sue cascate numerose, gliene darebbe agevolezza.
Dell'immensa forza motrice idraulica, che anche con dispendio relativamente, lie-\issimo, la Valtellina potrebbe sviluppare, non si utilizza, secondo le ultime cifre di una statistica ufficiale — peraltro assai in arretrato — che una quantità uiinimissima, irrisoria: 1210 cavalli dinamici, secondo i dati raccolti dalla Camera di commercio di Ciiiavenna; 1115 secondo i dati degli Annali di statistica del Ministero. La maggiore quota di tale forza (45S cavalli dinamici) viene impiegata nella macinazione dei cereali; seguono quindi le segherie del legname, che impiegano 300 cavalli; le filature del cotone con 205 cavalli; 1 industria della seta con 59 cavalli; le officine niineralurgiche e metallurgiche con 150 (?) cavalli; la fabbrica di birra con 30 cavalli. A questo impiego di forza motrice va aggiunto il nuovissimo impianto per l'illuminazione elettrica della città di Sondrio, con una forza motrice idraulica di 1§S cavalli, derivata dal Mallero, e non contemplata dalle statistiche della Camera di commercio di Ghia-velina, ilè dai dati ufficiali del Ministero d'agricoltura, industria e commercio. Il rimanente della forza idraulica censita è utilizzata nelle industrie minori, quali la conceria delle pelli, la fabbricazione di polveri e prodotti chimici, fabbricazione della carta, di mobili e bottoni in legno, tintorie, ecc., 'ecc.
Viiche per le caldaie a vapore le notizie statistiche ufficiali sono alquanto arretrate. datando dal 18SG. In quell'anno erano censite nella provincia di Sondrio 0 caldaie-vapore, della potenza dinamica eli 21 cavalli dinamici; ma anche senza avere dati esatti si può con sicurezza asserire, che negli ultimi anni il numero delle caldaie a vapore e dei cavalli dinamici da queste sviluppate ebbe, in provincia di Sondrio, un