Provincia ili Sondrio
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Nella valle (lei Lire o ili Oliinvenna s'aprono la valle Coderà e la valle dei Ratti, forniate dai contrafforti dei Fon, dello Sciesa e dello Spinga, e sboccanti sul lago di Mezzola; la valle Pregallia oBregaglia, percorsa dal Mera e dalla strada della Maloia, sboccante davanti a Cliiavenna ; la valle di Madesiino, che sale fino presso al passo dello Spluga; queste ad oriente. Ad occidente, e caininiiiando dall'alta vai Cardinello, ultimo lembo del territorio italiano in questa regione, è un seguito continuo di aspre e selvaggie vallette, scendenti pressoché parallele dalla catena di montagne, divisoria tra le valli del Liro e del Mera (italiana) e la vai Mesocco (Svizzera), aventi per capisaldi il Tainbò, il monte de' l'iani, il pizzo Quadro, il Pizzaccio, il monte Campanile, già ricordati. Appartiene pure a questo territorio la solitaria .alle di Lei fra il pizzo
di Emeto e il passo l'alu, avente il versante sul Reno, nel Oanton Grigioni.
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Dato il sistema orografico dominante nella provincia di Sondrio, non è difficile, per quanto complessa e sminuzzata, determinarne nelle maggiori sue linee la idrografia.
11 fiume principale, al quale fa capo tutto il sistema idrografico della provincia, è, senza dubbio. l'Adda, che pure è uno dei maggiori, anzi classici fiumi d'Italia. Nasce questo bel fiume, tante volte cantato dai poeti, da alcuni laghetti che si trovano su un solitario altipiano(2230in.) sul fianco ovest del Braulio presso San Giacomo di l'raele; scende in proporzioni di poco più di un rigagnolo, per la stretta valle Alpisella, sboccante nella valle di Fraele, parte della rosidetta valle di Dentro, tributaria essa pure del superbo bacino di Bormio. L'Adda raccogliendo tutte le acque di questa e delle altre circostanti vallette, che sono altrettanti perenni sgocciolatoi dalle vicine vedrette e da' ghiacciai (lei pizzo del Ferrò, del Braulio, dello Stelvio, del monte Cristallo, dell'Ortler, del Cevedale, prende ben presto consistenza ed importanza di fiume; il volume delle sue acque chiare, spumeggianti e freschissime, si fa considerevole già presso Bormio, ove raccoglie le acque perenni ed abbondanti della Val fura, ed il suo corso prende inarcata la direzione da nord a sud, che poi cambia in quella di sud-ovest per dirigersi infine all'ovest sotto Teglie; esso si distende quasi sempre a tutto agio nel largo fondo della valle, sol contenuto da colossali opere di arginatura in muro, a Tirano, nei punti in cui poteva esser di minaccia alla strada nazionale dello Stelvio, ed infine sotto Dubino, ove per risanare il piano di Spagna ed impedirne gli impaludamenti troppo frequenti, venne, per oltre tre chilometri in linea retta, incanalato fino al suo sbocco nel lago di Conio, al disopra di Colico. L'Adda, dalle sue origini all'Alpisella fino allo sbocco nel lago, ha nella provincia di Sondrio un corso tortuoso di 140 chilometri, il che è abbastanza considerevole.
Numerosissimi sono i tributari di destra e di sinistra dell'Adda, in questa sua parte superiore ; e lo stesso dicasi del numero delle valli e \ alluncole, che si aprono ai due lati del fiume in si lunga distesa di territorio montuosissimo dal fiume stesso percosso. Ne citeremo i maggiori, collettori questi pure d'altri corsi d'acqua, di torrenti, di cascate, di sorgenti, scendenti da ogni insenatura delle montagne. Sono affluenti di destra dell'Adda — nel territorio provinciale di Sondrio — oltre i numerosi colatori della vai Fraele, il fiume di Premadio, scendente dalla vai Viola (parti della vai di Dentro) ; il Roasco, fiume della vai Grosina; il Foschia vino, emissario del lago di Poscbiavo e collettore di una quantità di corsi d'acqua scendenti dalle alte montagne e dai ghiacciai che contornano la valle di Poscbiavo, fiume, questo l'oschiavino, quanto altri mai rapido ed impetuoso, il quale presso il suo sbocco nell'Adda, che ha luogo alquanto al disotto di Tirano, è contenuto da solide opere di arginatura in pietra, che gli impediscono di devastare le circostanti campagne e di danneggiare la vicina frazione della Madonna di Tirano; il fiume della vai Fontana o di Chiuro, che scende dalle colature del ghiacciaio di pizzo Scalino e dalle vedrette dei monti circonvicini,