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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Tarli' Seconda — Alta Italia
   Data la natura del suolo, montuoso sempre ed in molti punti anche aspro e sassoso, ombreggiato quivi sempre da alte cime, il territorio del mandamento di Duino non è molto fertile, anzi in molte località è assolutamente povero ed ingrato. Donde il numeroso contingente fornito dalla popolazione maschile di questa regione all'emigrazione temporanea, in ispecial modo nella vicinissima Svizzera, in Francia, in Ispagna, in Inghilterra, in Germania, ove più specialmente esercita sempre i mestieri di muratori, scalpellini, fumisti, camerieri d'alberghi e trattorie e spazzacamini. Tuttavia, dove è possibile, il suolo è coltivato con granile cura, dedicandosi all'agricoltura le donne operosissime di questa regione, e se ne ritraggono viti, gelsi, frutta nella parte bassa; segale, castagne, foraggi e pascoli nella parta alta. Vi sono eziandio cave di marmo e altre pietre da costruzione, nonché alcune sorgenti d'acque minerali.
   Luino (3023 ab.). — Questo importantissimo Comune, detto anche Luvi.no, si trova sulla sponda orientale del lago Maggiore, vicino alla foce della Tresa, emissario del Ceresio in questo lago. Ialino, per la sua posizione, pressoché intermedia sul lago Maggiore, ove fanno capo le strade per le valli dell'alto Varesotto e per il lago di Lugano, fu sempre un punto di passaggio e di traffico importante. Questa importanza subì un visibile crescendo dal 1882 in poi quando, apertasi la lìnea del Gottardo, Duino diventò stazione internazionale fra l'Italia e la Svizzera e quando — poco appresso — apertasi la linea economica di raccordo, Luino-Ponte Tresa, Luino ebbe facile e diretta comunicazione col lago di Lugano e da questo, per la via ferrata Porlezza-Menaggio, col lago di Conio. Oggi Luino è una borgata essenzialmente moderna e rinnovata e, come tutti i luoghi nei quali è grande e continuo il passaggio dei forestieri, dotato di numerosi e grandiosi alberghi, di belle vie, di passeggiate lungo il lago, di illuminazione a gas e di tutti i comodi dei quali può godere una piccola città in pieno progresso.
   La chiesa prepositurale, di moderna costruzione, di vaste proporzioni, ha buoni affreschi del Gasnedi. Altra chiesa notevole in luogo è quella di San Giuseppe, architettura barocca di Felice Soave. Più antica di tutte è la chiesa di San Pietro in Campagna, nella quale si trovano affreschi giovanili del grandissimo pittore lombardo Bernardino Luino, nativo di questo borgo. Tali affreschi consistono in Adorazione dei Magi ed in una lunetta della vòlta rappresentante Sant'Agostino od altro dei dottori della Chiesa. Chi ha l'occhio esercitato all'esame dei lavori del sommo maestro trova in questi dipinti — quantunque ritoccati da un sacrilego restauratore — il talento sicuro del Luino e l'espressione che fu caratteristica alle sue figure ; ma nell'esecuzione vi trova ancora traccia dell'imperizia giovanile, totalmente scomparsa nelle mirabili opere della Pelucca (Santa Caterina a Brera), del Monastero Maggiore in Milano e della famosa Croce-fissione di Santa Maria degli Angioli a Lugano, per dire delle più tipiche creazioni di questo grande artista. Altro affresco attribuito al Ialino — ma che lascia gli artisti dubbiasi intorno alla sua paternità — è quello che vedesi sulla facciata dell'Albergo della Posta; guasto esso pure dall'incuria prima e dai restauratori dopo. Ma tanto questo, se pur è del Luino, quanto quello di San Pietro in Campagna, sono ben lontani dal darci un'idea di quello che fu l'arte di Bernardino Luino e dell'influenza che esercitò per molto tempo nell'ambiente artistico lombardo.
   Notevole fra gli edifizi pubblici in Luino è il palazzo delle Scuole, già Crivelli, e la stazione ferroviaria internazionale (206 ni.), vero monumento dell'architettura ferroviaria nel nostro secolo. I binari e gli edifizi di questa stazione occupano una lunghezza di quasi un chilometro ed una larghezza di 130 metri. Constano del magazzino doganale, italiano e svizzero: di officine, rimesse per locomotive, vetture e vagoni: scali per le merci ed infine del fabbricato viaggiatori d'imponenti proporzioni, con una tettoia inferro lunga metri 150 ed alta metri 32. Ne fu architetto l'ingegnere Faini, il quale in quest'opera veramente grandiosa diede saggio di perizia non comune. La linea fu inaugurata nel novembre 1882.