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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario ili Varese
   31)3
   si appoggiano le grosso pietre dell'edilizio.....Tra i fregi del capitello della colonnetta
   che risponde a sinistra di colui che dal portico entra nel cortile sta scolpita in caratteri ed in abbreviature medioevali un'iscrizione, che si sarebbe interpretata: Lanfrancvs Magistek. Filius Domini Ersatii De Livvrno >. : Qui — soggiunge il dotto Merzario alla ricerca dei nomi, delle provenienze e delle prime opere dei Maestri Comacini — abbiamo un nome, un Lanfranco (li Ersa/io, sua patria Ligurno, distante pochi chilometri da Voltorre, villaggio antico, nel quale, nel 1858, fu scoperta una necropoli romana: un'architettura e una scultura e caratteri scolpiti che indicano l'età e lo stile del 1000 o del 1100 e richiamano (??) il in. Lanfranco che, nel 1099, dava il disegno del Duomo di Modena, condotto, per lunga serie d'anni, da maestri, architetti e scultori dì Campione >.
   In questo chiostro, benissimo conservato, del quale si cominciano ad avere memorie scritte solo dal 129(>, mentre ha evidentemente un'esistenza maggiore di tre o quattro secoli almeno, si leggono sulle travi del portico varie iscrizioni, delle quali queste due veramente significanti: Li'jreiiere onutdusnon onerosus amicus e poscia Amicis onustis, isemper umica domus!
   Il territorio di Voltorre, assai fertile e verdeggiante, produce cereali, viti, gelsi, frutta ed ortaglie. Vi si alleva largamente il baco da seta e vi si esercita la pesca ed a stagione propizia anche la caccia degli uccelli acquatici, in cotesta regione lacustre abbondantissimi e svariati.
   Col), elett. Gavirate — Dioc. Milano — P2, T. e Str. ferr. a Gavirate.
   Mandamento di LUIN0 (comprende 39 Comuni, popol. 25,937 ab.). — Per effetto della legge 30 marzo 1890 sulla nuova circoscrizione delle preture, il mandamento giudiziario di Duino venne costituito dai Comuni che facevano parte del mandamento medesimo, avanti la promulgazione della nuova legge, e dai Comuni del mandamento di Maccagno la cui pretura fu soppressa. In tal modo il mandamento di Luino occupa una vasta zona di territorio, si può dire anzi, tutta l'estremità settentrionale del circondario di Varese. I confini del mandamento di Luino sono in gran parte i confini del Regno d'Italia; poiché a nord e nord-est il mandamento di Luino confina col territorio svizzero; ad est ed a sud confina coi mandamenti di Arcisate e di Cuvio ed a ovest col lago Maggiore, del quale forma, da Porto Valtravaglia a Pino, per un tratto d'oltre 30 chilometri, la sponda orientale.
   Il territorio del mandamento di Luino è eminentemente montuoso: non vi sono, è vero, altissime cime, ma numerosissime invece sono le cime oltrepassanti i mille metri e non poche quelle che si aggirano sui 1500 e si accostano ai 2000 metri. Troppo lungo sarebbe l'enumerarle tutte: ci rifeiiremo ad esse in luogo più opportuno, toccando dei Comuni al cui territorio questi monti sono di pertinenza. Numerose sono le valli comprese nel territorio mandamentale; ma queste possono raggrupparsi in tre vallate principali: la Valtravaglia, la vai Marchirolo, la valle di Maccagno o vai Vedasca.
   Il fiume di maggiore importanza del territorio di Luino è la Tresa, emissario del lago di Lugano che, scorrendo per la stretta ed alpestre valle Marchirolo, scende a sboccare nel lago Maggiore presso Luino. Vi sono poi la Morgorabbia, che nascendo tra i monti della Valcuvia e della Valganna, scende a gittarsi essa pure nel lago Maggiore al sud di Luino; il Giona o fiume di Maccagno, che scendendo dai monti l'amaro (1961 in.) e Paglione (1G03 m.) in Canton Ticino, percorre tutta la vallata dì Maccagno per gettarsi, non lungi (la questo paese, nel lago Maggiore. Corsi d'acqua minori sono quelli della Valtravaglia, la Colmegna, la Ceresola, affluenti tutti al Verbano. Al disopra di Maccagno, presso al confine svizzero, trovasi pure un grazioso laghetto alpino, il lago d'Elio, il cui emissario, il Casmera, si getta nel Giona al disotto di Garabiolo.