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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Como e Sondrio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Como
   Coniarmi si trovano abbozzati simboli massonici: ed è. ovvio che quegli artefici, tra gli elementi decorativi della loro arte, insinuassero, quando loro se ne offriva il destro,' i simboli della loro fratellanza. >
   Nel secolo IX e nel X i Comacini tengono ancora il primato ed il monopolio dell'arte del costruire in Italia e fuori: e sebbene i tempi, per le continue guerre feudali, per la granile depressione morale degli animi, per le immense miserie che si ripercuotevano sulla umanità fossero poco favorevoli alle arti in genere ed alle costruzioni dispendioso in particolare, i monumenti che rimangono di questo periodo portano tutti l'impronta dell'arte comacina: e quel rli'è più notevole, segnano 1111 certo progresso nei metodi e nei concepimenti dell'arte stessa. 1 Maestri Comacini o lombardi sono dappertutto: e si hanno traccio della loro opera tanto nello fabbriche del loro territorio, o contermine, come nel battistero d'Arsago, nel San Tommaso in Almenno, nell'Abbadia di Sesto Calende, nel chiostro di Voltorre, presso Varese — recante il nome del suo architetto un Lanfranco da Legnano — nel chiostro di l'iona, all'estremità superiore del lago di Como, che in quelli di paesi più lontani come a Pisa, a Lucca, in Subiaco, in Montecassino nel ducato di Benevento, od a Salerno ed Vinaiti od all'estero, ove intorno al mille, si ha dalle cronache ili Bigione che San Guglielmo d'Orta, volendo erigere un chiostro in onore a San Benigno, del quale diede disegno, fece venire genti dalla sua patria (l'Italia) per condurre avanti l'opera: ed altra di questa gente lo stesso Santo condusse a lavorare in Normandia. Nò è improbabile che questo ( i uglielmo d'Urta, il quale si trovava in Venezia al tempo del doge Ottone Orseolo, che diede grande impulso alla costruzione di San Marco, abbia lavorato in questa basilica, mentre è fuor di dubbio che coadiuvò il patriarca d'Aquileja al restauro della chiesa del Porcello, monumento artistico del secolo X. Kd in San Marco, si sa, gli elementi dell'arte bizantina furono innestati su degli inizi d'arte lombarda, dei quali ancora si hanno notevoli traccio. !
   Il terrore religioso pel finimondo dal quale fu presa l'umanità intorno alla ricorrenza dell'anno 1000 (terrore durato più d'nn quarto ili secolo) inflisse, certo una remora al progresso ed alla espansione dell'arte lombarda o comacina : ma tranquillizzati gli animi e persuase le masse che per allora il mondo non sarebbe finito, e rotte — iu Italia specialmente — le maglie ferree del feudalismo, s'apre, col secolo XI e col XII, un periodo di grandissima e gloriosa attività per l'arte lombarda e di vera fortuna pei Maestri Comacini, che quasi esclusivamente la esercitavano. È il periodo delle grandi cattedrali, quando cioè ogni città italiana, sorgendo colle autonomie e le libertà comunali a nuova vita, pensa al proprio rinnovamento edilizio, cui inizia generalmente colla ricostruzione della sua chiesa maggiore, della sua cattedrale e talvolta anche colla casa del Comune. E mentre, lo si noti bene, nella Sicilia i Normanni intraprendono la loro guerra di conquista contro i Saraceni, e mentre debbono passare un mezzo secolo ed un secolo prima che si parli delle cattedrali di Messina, di Cefalù, di Mazzara, di Palermo, ili .Monreale, nell'Italia superiore è tutta una fioritura di nuovi edilizi, coll'impronta speciale dell'arte nostrana, segnato ognuno con nomi d'artisti Comacini. Così dei primi tempi del secolo XI è il Duomo di Trento, opera di un maestro Adamo da Arogno, continuata dai suoi tìgli; Santa Maria Maggiore in Bergamo è eretta nel 1137, da un maestro Predo e decorata da un maestro Giovanni da Campione; il Duomo di Cremona è opera dello stesso periodo, l'architetto n'è sconosciuto, ma lo stile è lombardo e vi lavorò, nel 1274, un Jacopo Porrata da Como; lombardo è il Duomo di Borgo San Donnino, intorno al quale lavorarono sempre Comacini; così il Duomo di Parma, cominciato nel 1059 e condotto a termine in stile prettamente lombardo, intorno al quale ed al suo battistero lavorarono, nel 1178, un Benedetto da Antelamio e dopo un Giovanni Bono da Bissone, Comacini; nel 1099 è iniziata la cattedrale di San Geminiano in Modena, monumento ragguardevolissimo dell'arte